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.IL LIBRO DEL COMANDO DI MICILINA
Ogni strega che si rispetti, intesa come seguace della dottrina wicca, si accompagna costantemente di un libro personale, una sorta di diario in cui inserisce ogni cosa: pensieri, culti, esperienze, insegnamenti.
In Italia, e più precisamente in Piemonte, il mito delle streghe è ancora vivo in tutte le vallate, anche se chiamarle "streghe" non è proprio esatto. Dobbiamo parlare di "masche" e non di streghe, ovvero di donne in possesso di facoltà naturali che operano riti di vario genere, tolgono o indirizzano fatture, sono in grado di curare mali con poteri occulti e di assumere sembianze di animali.
Queste donne ereditano questi poteri dalla madre, dalla nonna, da una zia: la nuova masca eredita anche un libro il "Libro del Comando" dove sono scritte, con inchiostri segreti e di vari colori, le formule dei loro riti.
Le masche non hanno nulla a che fare ne con le streghe del folclore medievale ( che volano su scope e rapiscono bambini), ne con i seguaci della wicca ( che celebrano per lo più culti basati sulla Natura), ma al pari loro sono emarginate e temute da tutti, specialmente nei paesini di campagna e di montagna.
A Pocapaglia, in provincia di Cuneo, le masche si trovano ancora oggi a mezzanotte in due precisi giorni dell'anno per celebrare e ricordare una loro antenata chiamata Micilina. Ovviamente il luogo e l'ora esatta sono segreti e probabilmente cambiano ogni anno per evitare l'afflusso di curiosi ( che nonostante il timore sono sempre molto audaci in questi casi).
Se doveste venire dalle mie parti, in provincia di Cuneo, potreste essere fortunati e fare due parole con qualche anziano che ha voglia di parlare dell'argomento. Scoprireste allora che nei paesini come Pocapaglia ( ma in generale in tutto il Piemonte) sono molti a sostenere di aver visto almeno una masca nella loro vita, e qualcuno potrebbe anche farvi dei nomi.
Proprio da alcuni anziani si può risalire, grosso modo, alle zone dove le masche si ritrovano e quando. Se farete le domande giuste alle persone giuste queste vi risponderanno più o meno con queste parole:
<<le masche di Pocapaglia si ritrovano due volte all'anno in primavera ed in autunno verso la mezzanotte di un giovedì di aprile e un giovedì di novembre, sotto il Bric ( montagna in piemontese, ma indica anche alture di 150-200 m) dove venne bruciata la Masca Micilina. La località è San Sebastiano, sulla strada che da Pocapaglia conduce alla frazione di Saliceto. Capire se sia il giovedì giusto è molto semplice, perché durante quella notte nei dintorni di San Sebastiano e per tutto il tratto di strada che conduce a Saliceto si potranno incontrare gatti con occhi particolarmente luminosi, si potranno sentire rami scricchiolare, la luna creerà effetti e ombre mai visti durante l’anno, ma soprattutto le ombre di vecchiette scomparse si aggireranno attorno al Bric della Masca Micilina.>>
La storia della masca Micilina è narrata in un manoscritto del 1700: si diceva che il suo tocco portasse sfortuna e chi aveva a che fare con lei si ammalava o finiva nei guai. Quando il marito morì cadendo da un albero i paesani la denunciarono come strega. Processata e torturata, confessò le sue celebrazioni sataniche e fu arsa sul rogo nel 1500.
Probabilmente Micilina è solo una vittima innocente dei moltissimi casi di isteria generale che portò all'atroce caccia alle streghe. L'ennesimo caso di persecuzione, se non fosse per un dettaglio che non solo l'ha resa celebre, ma che anche la "affonda" in baratro di oscurità e mistero.
Alcuni anni fa, intorno al 1990, un gruppo di ragazzi di Pocapaglia nelle rocche adiacenti il castello, trovò un diario molto antico, che dopo attente ricerche degli storici fu appunto attribuito a Micilina e prese il nome di "Libro del Comando della masca Micilina".
Fu consegnato alla Curia e per anni il suo ritrovamento fu tenuto segreto, ma chi lo trovò non venne nemmeno ringraziato, così per vendetta mise a conoscenza molta gente della sua esistenza e di ciò che aveva letto al suo interno.
Vinti dalla curiosità i ragazzi che trovarono il libro lo sfogliarono e nelle prime due pagine notarono che erano riportati nomi di donne con a fianco delle date; la cosa strana fu che le prime date discostavano dalle ultime di centinaia di anni, ma cosa ancor più incredibile è che gli ultimi 4 nomi sono piuttosto recenti, addirittura uno è futuro: 1937, 1950, 1967 e 2017!
Solo uno degli storici che ha studiato il libro ha accettato di parlarne e secondo lui quell'elenco di nomi e date era un registro delle varie proprietarie del libro, con l'indicazione della futura designata alla morte della proprietaria. I ragazzi che hanno ritrovato il libro al contrario ritengono che possa essere un lista di novizie che in quella data siano ( o debbano dato che c'è anche 2017 tra le date) state insignite del titolo e potere di masca.
Da queste due deduzioni possiamo supporre che a Pocapaglia possano esserci ancora alcune masche, una delle quali, non avendo ricevuto il libro del comando, sicuramente ha poteri limitati.
Un'altra indicazione del libro spinse il gruppo di ragazzi a spingersi sino al Bric Milleocchi dove, seguendo le istruzioni, venne recuperato in una cavità di una vecchissima quercia uno scritto altrettanto antico. Su di esso riportava alcune indicazioni per la creazione di una potentissima bevanda di lunga vita, ma il tempo purtroppo ha rovinato il pezzo di stoffa sulla quale era riportata la formula con gli ingredienti da utilizzare.
E' pensiero comune che le masche ereditino i loro poteri dalle madri o nonne, insieme al "Libro del Comando", che contiene le formule scritte con inchiostri segreti di vari colori. Che i Libri del Comando siano realmente esistiti è un dato di fatto: nei primi del 1900 ne furono bruciati centinaia nella sola zona di Cuneo.
Fonte facebook: Misteri dal Mondo - Credere Per Vedere
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