Miti e leggende sul disastro del Titanic

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    I'm the Legend

    Group
    Admin
    Posts
    628
    Location
    Nibiru

    Status
    Offline

    Miti e leggende sul disastro del Titanic



    miti_e_leggende_sul_disastro_del_titanic_by_lmmphotos-dcacg14



    A oltre un secolo dal disastro il mito del Titanic è ancora vivo. Tra mummie maledette, teorie del complotto e divinità vendicative, ripassiamo alcune delle leggende che lo circondano

    106 anni fa, nella notte tra 14 e 15 aprile 1912, si inabissava il Titanic, all’epoca la nave più grande mai costruita e ora una delle più famose di tutti i tempi. Due giorni dopo essere salpata per il suo viaggio inaugurale da Southampton, in Inghilterra, diretta a New York, la notte del 14 aprile la nave si scontrò con un iceberg. Nel giro di due ore il bastimento affondò portando con sé oltre 1.500 persone tra capitano, equipaggio, prima, seconda, e terza classe.

    Un disastro che non solo ha segnato un epoca, ispirando saggi, romanzi, canzoni, ma intorno al quale esiste una vera e propria mitologia. Come ha scritto recentemente lo scettico Brian Dunning, “più un evento è memorabile, più è probabile che intorno a esso spuntino teorie del complotto e storie alternative, e questo è stato anche il caso di RMS Titanic, la nave di lusso che si scontrò con un iceberg e affondando nel 1912”.

    Ecco alcune delle più significative.

    Truffa assicurativa…
    Oltre al Titanic esisteva un’altra nave della stessa classe, la Olympic, che nel 1911 si era danneggiata gravemente scontrandosi con un’altra nave.

    Secondo la teoria di Robin Gardiner, imbianchino inglese appassionato del Titanic, l’assicurazione non avrebbe pagato perché la colpa dell’incidente era della Olympic. Questo avrebbe lasciato la compagnia White Star Line (di cui era investitore John Pierpont Morgan) con un danno che non poteva riparare senza rimetterci. La soluzione? Ovviamente affondare la malridotta Olympic spacciandola per il Titanic, che avrebbe invece continuato la sua carriera col nome della sorella maggiore, questa volta intascando il ricco risarcimento dell’assicurazione.


    Tralasciando il problema di tenere segreta un’operazione che avrebbe ucciso 1500 persone, le navi erano simili ma non vuol dire che fossero indistinguibili dagli esperti che, con buona pace del signor Gardiner, non avevano dubbi sull’identità della nave affondata. Inoltre, secondo Dunning, il problema della teoria è che il Titanic era stato assicurato per una somma molto inferiore al suo valore, e la riparazione della Olympic era comunque la soluzione più conveniente.

    O false flag?
    C’è però anche chi ipotizza piani più ambiziosi di una semplice truffa assicurativa, messa in piedi in pochi mesi per necessità. Su ordine dei gesuiti il Titanic sarebbe stato deliberatamente affondato per assassinare chi si opponeva alla creazione della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, che sarebbe nata l’anno dopo. Anche questa teoria parte dalle conclusioni e adatta i fatti di conseguenza. John Pierpont Morgan possedeva la White Star Line e quindi il Titanic, e sicuramente era interessato alla creazione della Federal Reserve. Ma i miliardari indicati come oppositori dai complottisti, Benjamin Guggenheim, Isidor Strauss, e John Jacob Astor IV, avevano ben poco a che fare con questo progetto, tra l’altro di lunga data. La loro morte nell’incidente, che tra l’altro fu una batosta finanziaria per Morgan, difficilmente avrebbe potuto agevolare i piani. Cosa c’entrino i gesuiti non è molto chiaro, se non che nelle teorie del complotto stanno come il cacio sui maccheroni.

    L’inaffondabile è colpa delle fake news?
    La storia ha dimostrato che il Titanic dopotutto non era inaffondabile, ma era ritenuto tale al tempo oppure no? A partire dagli anni ’80 del secolo scorso diversi commentatori hanno suggerito che la fama di inaffondabile, oggi indelebilmente associata alla nave, in realtà fosse un mito emerso dopo il disastro grazie ad articoli giornalistici, e che la nave non sarebbe mai stata pubblicizzata come tale.

    In realtà in questo caso sembra che il debunking sia andato un po’ troppo oltre, e la realtà sia più sfumata. Come ricorda Snopes il Titanic, come la nave sorella Olympic, prima del viaggio era stato effettivamente descritto in diverse pubblicazioni come praticamente inaffondabile, o con altre analoghe espressioni. Anche in un volantino promozionale, riemerso nel 1993, si poteva leggere che quelle navi erano “progettate per essere inaffondabili”.

    Certo, la White Star Line non registrò un trademark come Titanic: l’inaffondabile, ma non si può negare che quell’imbarcazione (come altre) fosse stata descritta ripetutamente con quell’aggettivo, anche se mitigato dal contesto. Allo stesso tempo ci sono pochi dubbi che il disastro abbia sottolineato quanto ci si fosse sbagliati in proposito. Anche la mattina del 15 aprile a New York il vice-presidente della White Star Line dichiarava

    Abbiamo assoluta fiducia nel Titanic. Pensiamo che la nave sia inaffondabile
    Ma in quel momento l’inaffondabile era già sul fondo dell’Atlantico.

    La vendetta della mummia
    Alcune leggende sul Titanic invocano qualche genere di maledizione. La più famosa e interessante è probabilmente quella secondo cui la nave trasportava una mummia egiziana, che come tutte le mummie che si rispettino avrebbe attirato la sciagura sui suoi profanatori. Come spiega Massimo Polidoro, autore di diverse pubblicazioni sulla storia della nave, la genesi della leggenda è stata da tempo ricostruita, e sembra molto più affascinante della spiegazione soprannaturale. Una delle vittime del naufragio era il famoso giornalista appassionato di spiritismo William T. Stead, che secondo alcuni fantasiosi avrebbe anche presagito il disastro nei suoi racconti. Tra il 12 e il 13 aprile alcuni passeggeri si riunirono raccontarsi storie di fantasmi, e Stead ne raccontò una che aveva di fatto inventato assieme all’archeologo amatoriale Douglas Murray. La storia di Stead aveva come protagonista il coperchio di un sarcofago, ora al British Museum, che si diceva fosse maledetto. Stead morì nel disastro, ma in seguito un passeggero riferì l’accaduto. La leggenda a questo punto subì una mutazione, e si cominciò a raccontare che il Titanic trasportava una mummia maledetta, magari portata a bordo dallo stesso Stead, da cui sarebbe derivato l’inevitabile disastro. Versioni più elaborate della leggenda prevedono che l’oggetto sia stato salvato dal naufragio e abbia continuato a fare affondare navi.

    La nave blasfema
    E se il Titanic fosse affondato perché offendeva la religione cattolica? Una stramba teoria, ma non per questo meno popolare, si basa sul presunto numero dello scafo del Titanic, 390904. Se questo numero è visto riflesso in uno specchio, con molta fantasia si può leggere NOPOPE, nessun papa. Secondo la leggenda gli operai cattolici che lavoravano alla nave sarebbero scappati dal cantiere, offesi da quello che sembrava un violento slogan protestante. La tesi è che dalla costruzione sulla nave aleggiasse quindi un cattivo presagio…

    Non si sa come la leggenda sia nata, ma negli anni ’50 il produttore cinematografico William MacQuitt mise degli annunci sui giornali per raccogliere testimonianze utili per il film sul Titanic: Latitudine 41° Nord (1958). Ricevette una lettera che, oltre a dire che ogni chiodo piantato nel Titanic dagli operai era stato accompagnato da una maledizione al papa, rivelava il numero blasfemo dello scafo.
    Anche se è difficile negare che intorno a un cantiere navale che si trovava a Belfast ci fossero state tensioni di tipo religioso, la storia non regge. In I segreti della maledizione del Titanic (Piemme, 2012) Polidoro spiega che in realtà il vero numero assegnato allo scafo era 131428, e secondo Snopes nessun parte del Titanic portava il numero maledetto.

    fonte: wired.it
     
    Top
    .
0 replies since 1/5/2018, 15:55   266 views
  Share  
.
Top