IL FANTASMA DI PIA DE’ TOLOMEI

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    I'm the Legend

    Group
    Admin
    Posts
    628
    Location
    Nibiru

    Status
    Offline

    IL FANTASMA DI PIA DE’ TOLOMEI



    il__fantasma__di__pia__de_tolomei_by_lmmphotos-dbfblp5




    «Deh, quando tu sarai tornato al mondo
    e riposato de la lunga via […]
    ricorditi di me, che son la Pia;
    Siena mi fé, disfecemi Maremma:
    salsi colui che 'nnanellata pria
    disposando m'avea con la sua gemma».


    (parafrasando: «Quando ritornerai sulla Terra e ti sarai riposato dal lungo e stancante viaggio, ricordati di pregare per me che sono la Pia: lo sa bene colui che si promise a me in matrimonio e mi donò il suo anello. Sono nata a Siena e sono stata uccisa nella Maremma»)

    Questo breve passo è tratto dal Canto V del Purgatorio della Divina Commedia. Solitamente a scuola si leggono alcuni canti dell'opera di Dante, ma quasi sempre a fine anno e purtroppo si tende a leggere solo quelli dell'Inferno o del Paradiso. Pia è una donna che parla a Dante di un torto subito in vita e di una morte violenta probabilmente per mano del marito. Purtroppo a noi sono giunti pochi riferimenti della vita di questa donna, ma gli storici hanno ricostruito quella che sembra essere la vicenda di cui voleva parlarci il "sommo poeta".
    Riassumendo, Pia era una nobildonna di Siena della prestigiosa famiglia dei Tolomei e fu data in sposa a Nello d’Inghiramo dei Pannocchieschi. Pochi anni dopo la loro unione il marito la spinse giù dalla rupe su cui si affaccia il suo Castello della Pietra in Maremma; ancora oggi quel salto viene chiamato "Salto della contessa".
    Il motivo di quel gesto non è chiaro: qualcuno afferma che Pia fosse infedele e accogliesse gli amanti nelle segrete del castello quando il marito era via, qualcun'altro sostiene che Nello l'avesse uccisa per convolare a seconde nozze con Margherita degli Aldobrandeschi, della quale si era invaghito. Sta di fatto che il signore del castello accusò la moglie di stregoneria e di tradimento e la gettò dalla rupe.
    Oggi nelle vicinanze del castello, nel comune di Sovicille in provincia di Siena, c'è un ponte di epoca romana che è chiamato "Ponte della Pia" perché si crede che lo spettro della donna appaia durante le notti d'estate passeggiando o piangendo.
    Il ponte sul torrente Rosia un tempo era molto importante perché collegava Siena alla Maremma toscana. Pia De’ Tolomei era solita passare i suoi pomeriggi nei sui pressi facendo lunghe passeggiate e spesso si sedeva all'ombra degli alberi a leggere o a riposare.
    Sono in molti oggi a lasciare le vie principali per giungere a quello che è diventato un ponte secondario e senza parapetti, quindi molto pericoloso; la curiosità spinge la gente ad appostarsi e spesso bivaccare nei suoi pressi nella speranza di vedere apparire l'anima senza pace di Pia.
    Il fantasma della nobildonna, secondo alcuni testimoni, preferirebbe apparire nelle notti senza luna, circondato da un pallido chiarore e come una figura vestita di bianco con un velo a coprire il volto.


    Fonte: misteridalmondo.net

    Siete invitati a commentare i nostri post, per dare un senso di gratifica alle nostre ricerche. Vi ringraziamo anticipatamente.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Super Mod
    Posts
    72

    Status
    Offline
    Il canto V del Purgatorio, insieme alla storia di Pia, è di sicuro uno dei più importanti della cantica, se non del poema intero.

    Ci troviamo nell'Antipurgatorio, alle pendici del monte Purgatorio, dove troviamo le quattro schiere di negligenti, ovvero le anime di coloro che tardarono a pentirsi (scomunicati, pigri, morti violentemente, principi). Pia de' Tolomei si trova, appunto, fra coloro che morirono di morte violenta.

    È una storia davvero affascinante la sua. La principale fonte delle informazioni che ci sono pervenute su di lei proviene proprio da Dante, quindi siamo costretti ad affidarci alla sua descrizione.

    Tra l'altro è una dei pochi peccatori a cui Dante dà realmente ascolto: spesso viene letteralmente stressato dalle continue richieste delle varie anime e, nella maggior parte dei casi, le ignora. Come ben sa chi ha studiato il poema, chiedere di essere ricordati in vita serve a ridurre il tempo di attesa in purgatorio, prima di salire in paradiso (grazie alle preghiere dei propri cari). E per fortuna che ha portato memoria a noi proprio di lei!

    A prescindere dal mistero che ha generato, il Castello della pietra rimarrà un pezzo di storia. Sarebbe davvero interessante andare a visitare questi luoghi...

    Magari come raduno del forum! :D
     
    Top
    .
1 replies since 6/7/2017, 19:42   250 views
  Share  
.
Top