IL JINN, SIGNORE DEI DESIDERI

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    IL JINN, SIGNORE DEI DESIDERI



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    «Creammo l’uomo con argilla secca, tratta da mota impastata. E in precedenza creammo i Jinn dal fuoco di un vento bruciante». (Corano XV. Al-Hijr, 26-27)
    Nel Corano si narra di creature chiamate "Jinn" (che gli italiani hanno tradotto in “Genio” e gli inglsi in "Djinn"), creature sovrannaturali originate all’inizio dei tempi per volontà di Allah affinché lo adorassero. Questi esseri si muovono a metà fra il mondo angelico e quello umano, pur essendo differenti sia dagli uomini che dagli angeli. Di fatto contrariamente ai primi, originati dalla terra, e ai secondi che nascono dalla luce, i Jinn sono stati creati dalla fiamma di un fuoco senza fumo.
    Una curiosità, che spesso ha fatto riflettere gli studiosi, è che il termine stesso si avvicini foneticamente a Gehenna, il luogo infuocato immaginato dall'Ebraismo dove le anime cattive sarebbero state purificate.
    In età preislamica (jāhiliyya) i Jinn erano creature di incalcolabile potenza, quasi sempre in grado di esprimere una devastante e spesso mortale cattiveria. Secondo la tradizione islamica gli spiriti abitano i luoghi in rovina, abbandonati dall'uomo da tempo.
    I Jinn sono spiriti invisibili agli occhi dell'uomo, ma ugualmente vivono e muoiono, si sposano e si riproducono, hanno intelligenza e libero arbitrio, e possono dunque scegliere fra il vero e il falso, il giusto e l'ingiusto, il bene e il male.
    Ciò che li distingue dall'umanità sono i poteri e le abilità di cui sono dotati. I Jinn possono assumere qualsiasi forma fisica, quindi comparire come esseri umani, alberi e animali. Possono soggiogare e impossessarsi delle menti e dei corpi di altre creature; riescono ad attraversare lunghe distanze in poco tempo, e creare qualsiasi oggetto terreno. A differenza di quanto molti pensano, però non possono prevedere il futuro.
    Sempre secondo le credenze islamiche i Jinn sono divisi in tre grandi dinastie:
    - I Jinn eterei, che sono invisibili e si spostano con le correnti dei venti. Sono i più potenti e difficili da incontrare per via del loro carattere superbo e arrogante.
    - I Jinn animaleschi, che assumono sembianze di animali per studiare e a volte aiutare l'uomo. Le loro forme preferite sono le sembianze di serpente o cane.
    - I Jinn relegati o soggetti a costrizioni, che si spostano all'interno di un luogo limitato per ordine di qualcuno o per una restrizione imposta da Dio ( il classico esempio è il genio della lampada).

    Fatta questa distinzione bisogna però distinguerli dal carattere e dalle attitudini:
    - Quelli che non hanno nessuna particolarità vengono comunemente chiamati Jinni;
    - Quelli che abitano insieme agli uomini si chiamano 'Imar (al singolare ‘amir);
    - Quelli che vedono i bambini sono chiamati Arwah (al singolare ruh);
    - Quelli cattivi originati dalla luce o dal fuoco vengono considerati satanici e quindi detti Shayatin (al singolare shaytan);
    - Quelli chiamati Marid vengono spesso descritti come i più arroganti e orgogliosi tipi di Jinn. Hanno la capacità di esaudire i desideri dei mortali, nonostante siano legati a rituali per invocarli o imprigionarli.
    - Quelli più potenti e diabolici sono nominati ‘Ifarit (al singolare ‘ifrit), conosciuti come spiriti del fuoco. Essi appaiono come uomini di eccezionale forza e si considerano superiori alle altre creature perché convinti della loro primigenia creazione, quindi soffrono molto il fatto che alcuni umani abbiano trovato delle formule magiche capaci di garantire il controllo su di loro. Quando interpellati mostrano un atteggiamento ironico e malizioso e tentano ogni volta che possono di travisare gli ordini del proprio padrone.

    Proprio i Jinn più malvagi trovano ampia descrizione negli scritti islamici. Secondo la tradizione questi incitano la gente ad adorare altri Dei oltre ad Allah, con l'obiettivo di far cadere l'umanità nel caos. Per un occhio attento l' Ifrit è facilmente individuabile da alcuni comportamenti tipici: mangia con la mano sinistra, si riunisce al crepuscolo coi suoi simili, predilige luoghi di decadenza come i cimiteri e le rovine, ama la corruzione, l'odio, la disubbidienza e la malvagità. Si può avvertire la presenza dell'Ifrit perchè, pur essendo invisibile, entra nelle case in cui le persone vivono e raffredda l'aria attorno a se, facendo percepire i brividi a chi gli è vicino. inoltre non riesce a nascondere perfettamente l'ombra, che risulta a volte visibile negli angoli della casa rivolti alla Mecca.

    Dal Corano possiamo scoprire la storia dei Jinn. I Jinn furono i primi esseri che abitarono la terra, ma sparsero corruzione uccidendosi l’un l’altro. Dio allora mandò contro di loro un esercito di nuovi Jinn, angeli creati dal fuoco. Al loro comando c’era Azazil (al–harith), un Jinn dall'aspetto bellissimo che risiedeva in cielo durante la notte e sulla terra durante il giorno e che custodiva il tesoro del paradiso. Ma quando Dio creò Adamo chiese agli angeli di prostrarsi di fronte a quell'essere di fango: tutti ubbidirono tranne Azazil che rifiutò ritenendo Adamo inferiore a lui in quanto fatto di terra e non del divino fuoco. Dio allora punì Azazil facendolo diventare un ribelle lapidato (shaytān rajim) e da allora il suo nome divenne Iblis che significa afflitto, disperato.
    I Jinn, pur essendo creature con poteri superiori rispetto all'uomo, sono da Lui giudicati allo stesso modo degli umani. Nel caso in cui un Jinn dovesse arrecare un grave danno a uno o più esseri umani sarà ritenuto da Allah responsabile delle proprie azioni. Di conseguenza i Jinn staranno in Paradiso allo stesso modo degli umani, in proporzione alla loro condotta su questa terra. E quando arriverà il momento del Giudizio Universale i Jinn malvagi saranno puniti alla stregua di noi umani.
    Nella mitologia medio-orientale i Jinn appaiono spesso. La leggenda più famosa narra che re Salomone possedeva un anello, che assumeva anche la forma di un diamante, con cui chiamava i Jinn ad aiutare i suoi eserciti in battaglia. Attraverso la magia e l’aiuto di questo mistico oggetto riusciva a dominarli.
    Innegabile comunque è il fascino che questi esseri hanno esercitato su molte culture attraverso i secoli. In Occidente sono stati conosciuti grazie alla celebre raccolta di novelle del X secolo ” Le Mille e una notte” nella quale il protagonista, Aladino, libera da una lampada nella quale vi è rimasto prigioniero, un Jinn. Quest’ultimo in cambio della libertà ottenuta, accetta di esaudire tutti i desideri di Aladino. Di qui l’idea che i “geni” siano in grado di accordare ai propri padroni o coloro che li hanno liberati la possibilità di vedere realizzati i propri desideri.

    Fonte facebook: Misteri dal Mondo - Credere Per Vedere
     
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  2. Katharina Siegel
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    I Jinn sono molto molto e ancor di più molto pericolosi, io ho un libro per chiamarli ma non lo farei mai, sono troppo pericolosi e incontrollabili anche al più espero dei maghi oltrettutto i desideri vanno espressi con parzimonia o si farà davvero la fine tratta dal film Wishmaster - Il signore dei desideri.
     
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1 replies since 2/6/2016, 10:47   380 views
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