MIKE, IL POLLO SENZA TESTA

22 aprile 2016

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    MIKE, IL POLLO SENZA TESTA



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    Si fatti bizzarri come questi ne succedono davvero pochi, anche perchè oggi quando succedono tutti credono siano talmente assurdi che siano falsi. Apparentemente questo episodio farebbe vacillare le fondamenta della scienza e in particolar modo quella convinzione che un animale senza testa non può vivere.
    Anche se c'entra nulla con questa vicenda lasciatemi dire che esistono animali senza una testa ben definita e l'esempio più lampante sono molti organismi microscopici che hanno solitamente organi alla rinfusa o addirittura solo rudimentali reti nervose che rilevano i cambiamenti nell’ambiente e coordinano le risposte dell’animale.
    Il fatto incredibile di questa storia è che una animale che non può proprio fare a meno della testa ( un gallo) visse per oltre un anno e mezzo senza il capo, che gli era stato reciso di netto con un coltello da macellaio. Ma andiamo alla storia.
    Siamo nel settembre del 1945 in Colorado e in una fattoria nelle vicinanze di Fruita lavora e vive un contadino di nome Lloyd Olsen. Tra i molti animali sfamano al sua famiglia e che vende al mercato ci sono molti polli, che tiene in un enorme pollaio nel retro della sua fattoria. E' il 10 settembre e sua moglie Clara, non sapendo cosa cucinare dice al marito di ammazzare un pollo e di spennarlo.
    Il padrone della fattoria allora prende uno dei falcetti che usa per ammazzare i galli da vendere e entra nel pollaio, già pregustando l'ottimo bollito di pollo che la moglie gli preparerà. Tra tutti sceglie quello più problematico, che spesso si azzuffa con gli altri polli e che a volte si mostra aggressivo con Clara quando va a riempire la mangiatoria, così lo agguanta e con un colpo netto gli recide la testa.
    A questo punto chi ha ammazzato un pollo o chi ha visto farlo saprà che normalmente il corpo del volatile continua a muoversi per alcuni secondi, a causa del ritiro dei nervi dell'animale.
    Il buon Lloyd, sapendo di quella reazione, lascia lì il gallo agonizzante e va a prendere in casa il pentolone pieno di acqua bollente per poter immergerlo e spennarlo più facilmente.
    Ma al suo ritorno rimane impietrito: il pennuto non ha proprio voglia di morire e dopo aver svolazzato per tutto il pollaio si calma e ricomincia a raspare il terreno alla ricerca di cibo coma se non gli sia successo nulla. Il fattore strabuzza gli occhi e non può far altro che constatare che nonostante a terra davanti a se c'è la testa del pollo, questo è vivo e vegeto e se ne sta assieme agli altri galli ad aggiustarsi le piume e a passeggiare per tutta l'aia.
    Quel giorno, forse per la meraviglia di quell'evento, forse per compassione per un animale così attaccato alla vita, Olsen decise di risparmiargli il tuffo nell'acqua bollente e di attendere che il pennuto terminasse i suoi istanti di vita: eh sì, non poteva essere possibile che sopravvivesse senza testa, quindi era solo questione di attimi, al massimo di minuti, e poi avrebbe avuto il suo pollo da spennare.
    Attese, attese, attese...
    La mattina seguente il gallo era ancora vivo, pacificamente addormentato con il collo riparato sotto l’ala. Cosa fare allora con quel pollo "straordinario"? Beh, di certo non poteva ricucirgli la testa, ma vedendo che l’animale aveva tanta determinazione nel restare vivo, volle tentare di farlo sopravvivere il più possibile e di trovare un modo per nutrirlo. Lo battezzò Mike e cominciò a somministrargli acqua e sementi attraverso un contagocce direttamente nel collo.
    <<mike, il meraviglioso pollo senza testa!>>, recitava il manifesto in tutte le piazze del Colorado: la voce si sparse velocemente e Lloyd e il suo pollo decapitato divennero presto delle celebrità, al punto che Olsen e "Miracle Mike" partirono in tour per tutti gli Stati Uniti per mostrare il miracoloso evento. Mike fu assicurato per 10.000 $, la sua foto venne pubblicata su Life e Time e ovviamente vinse un Guinness World Record.
    Che il pollo di Lloyd Olesn non fosse un fantoccio era chiaro, ma alcuni studiosi vollero capire il perchè Mike continuava a sopravvivere senza la testa così lo esaminarono in un laboratorio di San Diego. Gli scienziati scoprirono che la decapitazione gli aveva tagliato gran parte del cervello, ma gli aveva lasciato intatta la base, che è sede di gran parte dei riflessi motori di polli e galline. par fortuna del gallo un grosso grumo di sangue aveva inoltre bloccato l’arteria, impedendogli di morire dissanguato e permettendogli di sopravvivere anche senza testa.
    Mike sopravvisse per ben 18 mesi, passando dal peso di 1 kg alla pasciuta stazza di oltre 4 kg:
    “Era un bel pollo grasso, che non aveva idea di essere senza testa”, raccontano i testimoni.
    Ironia della sorte, Mike morì soffocato proprio durante questa tourné per gli Stati Uniti in un motel dell’Arizona, quando una sera gli rimase ostruita la trachea per il troppo cibo e gli Olsen non riuscirono a trovare in tempo uno strumento per sbloccargliela.
    Questa vicenda ha segnato profondamente cittadina di Fruita, che a maggio di ogni anno organizza il "Mike’s Festival" ( con danze, musica, esposizioni, costumi e gare folli come la “corsa senza testa”). Il favoloso Mike ha un suo sito internet, un negozio di gadget, degli sponsor e addirittura un fan club.

    Fonte facebook: Misteri del Mondo - Credere Per Vedere
     
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