ANTICO EGITTO FRAMMENTO DEL VANGELO DI MARCO TROVATO IN UNA MUMMIA EGIZIA?

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    ANTICO EGITTO FRAMMENTO DEL VANGELO DI MARCO TROVATO IN UNA MUMMIA EGIZIA?



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    Sicuramente l'antico Egitto tramanda attraverso i suoi reperti archeologici misteri che gli scienziati si sforzano con le tecniche più svariate di scoprire, è successo a Craig Evans che avendo avuto una fuga di notizie per la sua scoperta ha dovuto interrompere il silenzio su quel frammento di quella che potrebbe rivelarsi la più antica copia del Vangelo di Marco, sembrerebbe scritto nel primo secolo dopo Cristo, e questo frammento è stato ritrovato sulla maschera d'oro di una mummia egiziana, una cosa straordinaria ma misteriosa, in effetti Craig Evans, autore di questa fantastica scoperta e nonché professore di studi testamentari presso l'Acadia Divinity College di Wolfville (in Nuova Scozia, Canada) non ne voleva parlare fino a che non fosse giunto alla soluzione di questa scoperta ma sta di fatto si sa che alcune notizie trapelano e di conseguenza il prof. Craig Evans ha dovuto comunque chiarire alcuni punti molto annebbiati e confusi.

    Sta di fatto che si sa che il reperto risale a prima del 90 a.C. mentre i più vecchi frammenti dei vangeli che si conoscono a tutt'oggi risalgono tutti ad un periodo del tutto successivo e cioè tra il 101 e il 102 a.C., comunque ci sono molto fatti ancora tutti da stabilire se dovesse essere confermata la scoperta potrebbe permettere di capire in quale modo i contenuti dei testi sacri lungo il tempo siano cambiati ma la situazione è controversa per una serie di domande alle quali bisogna prima rispondere: il fatto di come sia stato rinvenuto questo frammento sapendo che a non tutte le mummie venivano imposte maschere d'oro mentre per le persone umili sepolte veniva apposta una maschera fatta da vecchi papiri riciclati e incollati insieme e sembra proprio che da una di queste provenga questo frammento del Vangelo di Marco; i ricercatori archeologi usano una tecnica per dissolvere la colla che ha come caratteristica di fa rimanere inalterato l'inchiostro dei papiri; Evans e la sua equipe sono riusciti a riprendere i frammenti che sono stati utilizzati per costruire la maschera dando così alla luce decine di documenti scritti tra il primo e il secondo secolo, sia lettere private che lettere d'affari, testi filosofici greci e anche dei dei frammenti ricopiati da testi omerici.

    mummia



    La tecnica usata per recuperare questi frammenti è controversa e condannata da molti archeologi che si chiedono se il gioco valga la candela in quanto usandola per recuperare reperti se ne possono danneggiare seriamente altri come in questo caso potrebbero essere maschere funerarie conservate in musei e molto spesso la stessa mummia potrebbe essere danneggiata, ma la controversia non è finita qui perché si aggiunge anche la discussione sulla datazione utilizzata e sulla reale cronologia del reperto; infatti secondo Evans ciò che è stato trovato e cioè il frammento sarebbe datato precedentemente a 150 anni la vecchia copia del Vangelo di Marco corrente, ma su questo risultato lo scienziato non è stato molto chiaro affermando di aver utilizzato un misto di datazione del carbonio 14, analisi dello stile di scrittura e ulteriore datazione degli altri frammenti della maschera, nessuna pubblicazione su alcuna rivista scientifica in tema ma si presuppone che per fine anno si potrebbe conoscere finalmente la verità su questo frammento del Vangelo di Marco ritrovato misteriosamente su una maschera d'oro di una mummia.

    Fonte: cervelliamo.blogspot.it
     
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