La leggenda dei Re Magi - Seguendo la Stella Cometa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Founder

    Group
    Admin Founder
    Posts
    2,223

    Status
    Offline

    La leggenda dei Re Magi - Seguendo la Stella Cometa



    Chi erano davvero i Re Magi? Cosa li spinse a recarsi in Palestina per adorare Gesù bambino? La loro figura è ancora oggi avvolta da un mistero che ha origine nelle steppe e nelle montagne polverose dell'Asia Centrale, da dove videro sorgere una stella cometa. E si misero in viaggio...

    _i_re_magi_by_lmmphotos-d8917bq



    "Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo di re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandarono: "Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo". All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: "A Betlemme di Giudea, perchè così è scritto per mezzo del profeta: " E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele". Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: "Andate e informatemi accuratamente del bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perchè anch'io venga ad adorarlo", Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco che la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finchè giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggì in Egitto, e resta la finchè non ti avvertirò, perchè Erode sta cercando il bambino per ucciderlo". Giuseppe, destatosi, prese con sè il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto."

    _re_magi_ravenna_basilica_by_lmmphotos-d8917b7



    Abbiamo voluto riportarvi questo brano integralmente perchè è uno dei più misteriosi dei Vangeli, nonostante il mistero finisca spesso in secondo piano rispetto all'importanza dei fatti narrati da Matteo. E' il suo, infatti, l'unico Vangelo a riportarli, cosa che può apparire strana. Non a caso, alcuni biblisti li ritengono una leggenda, mentre altri- e soprattutto la Chiesa sono convinti della loro vericidità. Il racconto si chiude con la fuga in Egitto della Sacra Famiglia, e già questo potrebbe essere importante motivo di discussione: Cosa fece Gesù negli anni in Egitto? Ancora oggi lo ignoriamo. Ma torniamo al momento della nascita, e al momento che spinse i Magi a seguire la stella cometa fino Betlemme. Le comete, si sa, fin dall'antichità sono considerate il segno che sta per accadere qualcosa di straordinario. Come facevano però i Magi a sapere che quella era proprio la sua stella, la stella che annunciava la nascita di Gesù? Inoltre, il brano di Matteo, non fornisce il loro numero esatto, ma la tradizione più diffusa, basandosi sul fatto che vengono citati i tre doni, parla di tre uomini.

    _re_magi_gentile_da_fabriano_by_lmmphotos-d8917bb



    Persino il loro nome è incerto: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre sono infatti i nomi indicati nel Vangelo armeno dell'infanzia, cioè un Vangelo apocrifo, non riconosciuto dalla Chiesa. Ma la domanda di fondo resta: chi erano davvero i Magi? per capirlo, basta declinare questo nome al singolare. Magi, infatti è il plurale di Magus, termine che getta una luce singolare sulla loro figura. La parola ha in sè qualcosa di arcano, di antichissimo, ed è proprio così. Si tratta di un titolo riferito ai sacerdoti dello Zoroastrismo, religione dell'Impero persiano: sacerdoti astrologi e astronomi, capaci addirittura di uccidere i demoni o farli prigionieri. Dunque, anche veri e propri maghi: questo sarebbe il modo esatto con cui chiamarli, ma si è voluto evitare che venissero associati ai concetti di magia e stregoneria che la Chiesa non ha mai amato. Di certo, i Magi non erano Re. La loro regalità non è attestata dalla Bibbia, ma diventarono Re Magi nella tradizione liturgica cristiana, in quanto la festa dell'Epifania è collegata al Salmo LXXI, 10, che profetizzava la nascita del Messia: "il re di Tarsis delle isole porteranno offerte, il re degli Arabi e di Saba offriranno tributi".

    _re_magi_vetrata_chiesa_by_lmmphotos-d8917ax



    Insomma, la storia è ben più complicata di quella che ci hanno insegnato al catechismo, ma poco importa: da bambini amiamo le atmosfere da favola e anche da adulti ci lasciamo incantare ogni tanto dalla suggestione di un presepe. Non sappiamo nemmeno con precisione se Gesù nacque in una grotta o in una capanna, e anche questo ha poca importanza nella magia del natale. Ce, non dimentichiamolo, ha riassunto in sè anche le feste pagane in occasione del solstizio d'inverno. E pagani lo erano anche i Magi, in quanto sacerdoti dello Zoroastrismo. Questo termine deriva da Zoroastro (o Zoratùstra), un profeta e un mistico. Non si conosce con precisione il periodo e il luogo in cui è vissuto, ma si pensa tra il diciottesimo e il quindicesimo secolo avanti Cristo in un'area geografica compresa tra gli odierni Afghanistan e il Turkmenistan, nel cuore dell'Asia Centrale, territorio impervio la cui storia è densa di misteri (è lì che sorge,per esempio, la mitica Samarcanda, crocevia di carovane, di religioni, di battaglie).

    _adorazione_dei_magi_beato_angelico_by_lmmphotos-d8917c7



    Dello Zoroastrismo colpiscono alcune somiglianze con la religione cristiana. Una, in particolare: secondo le tradizioni, il seme di Zarathustra è raccolto nel lago di Kansaoya e, quando gli esseri malvagi saranno separati da quelli buoni, una vergine si bagnerà nel lago rimanendo incinta e partorirà il saosyant (il salvatore), che sovrintenderà alla fine dei tempi e al rinnovamento del mondo. Era questo salvatore che i Magi pensavano di trovare e di adorare seguendo la stella cometa? O forse, una volta al cospetto del Bambino, capirono che il vero Dio era quello della tradizione biblica, da loro probabilmente conosciuta? Quel che è certo è che, in quanto sacerdoti, sentirono immediatamente la divinità di Gesù, rendendo omaggio alla sua Epifania, cioè il suo rivelarsi al mondo. Per il Vangelo di Matteo, i magi sarebbero statti le prime autorità religiose ad adorare il Cristo e quindi, dei tre doni che portavano con sè, il più importante era la mirra. Si tratta di una pianta medicinale da cui si estrae una resina gommosa, che veniva mescolata con oli per realizzare unguenti a scopo medicinale, cosmetico e anche religioso. Non a caso la parola Cristo significa proprio unto, consacrato con un simbolico unguento per essere re, guaritore e Messia di origine divina.

    _adorazione_dei_magi_vosterman_by_lmmphotos-d8917bx



    Di fronte a questa storia affascinante anche i non credenti sono costretti ad ammettere che, in quella fredda notte di dicembre, in Palestina, accadde qualcosa di importante e di soprannaturale. Ciascuno di noi può interpretare il racconto di Matteo come preferisce, ma resta il mistero di alcuni alti sacerdoti che percorrono centinaia di chilometri seguendo una stella cometa. Vogliamo chiudere col brano di una Vangelo apocrifo, il Protovangelo di Giacomo, che per quanto non riconosciuto dalla Chiesa cattura perfettamente la magia di quanto accadde:

    Erode interrogò i Magi, dicendo loro:
    - Che sogno avete visto circa il re che è nato?
    Dissero i Magi:
    - Abbiamo visto una stella grandissima, che brillava tra queste altre stelle e le oscurava, così che le stelle non si vedevano, e noi per questo abbiamo capito che un re era nato per Istraele e siamo venuti ad adorarlo.


    _presepio_reggia_di_caserta_by_lmmphotos-d8917bo



    I magi se ne andarono. Ed ecco la stella che avevano visto in oriente li precedeva finchè giunsero alla grotta, e si fermò in capo alla grotta. Ed i magi videro il bambino con sua madre Maria e trassero fuori della loro bisaccia dei doni: Oro, Incenso e Mirra.

    Fonte editoriale: Mistero
    Testo a cura di: Ade Capone
     
    Top
    .
0 replies since 7/12/2014, 21:15   557 views
  Share  
.
Top