Annie Palmer, la donna più crudele della storia

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    Annie Palmer, la donna più crudele della storia



    Una villa in Giamaica, inquietanti presenze, una leggenda terribile, un soprannome spaventoso: La Strega Bianca di Rose Hall

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    E' passata circa una settimana dal mio rientro, ma il ricordo del mare e il rumore delle onde sugli scogli è ancora "vivo" nella mia mente; quasi mi sembra di essere ancora sdraiato sul bagnasciuga. Mentre cerco informazioni per un nuovo articolo, mi domando: "Su che cosa posso scrivere questa volta?". Risposta: " La storia deve provenire da un luogo insospettabile!".
    Le mie ricerche stanno dando esiti negativi; le sole storie che riesco a trovare sono nei soliti posti come l'America e il Regno Unito. E si tratta di vicende che la gente conosce già, trite e ritrite, e che ormai è magari anche stanca di leggere e sentire. Poi, un colpo di fortuna: proprio in quel momento alla radio trasmette una canzone di Johnny Cash intitolata "Ballad of Annie palmer".
    La prima strofa recita così: "One time I was down to Jamaica to a Place called Rose Hall Plantation. They grow a lot of sugarcane and tomatoes and things..." (Una volta mi trovavo in Giamaica in un logo chiamato Rose Hall Plantation. Coltivavano canne da zucchero, pomodori e altre cose..."; ed ecco finalmente la soluzione: la Giamaica. In questa bellissima e soleggiata isola sorge una cittadina che prende il nome di Montego Bay, nella contea di Cornwall, dove nel 1982 venne siglata dall'ONU la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare.

    E' la quarta città più popolosa della Giamaica. Tra palme, posti incantevoli e spiagge bianche cotte dal sole, si erge un edificio con una piantagione molto vasta: la Rose Hall Plantation, struttura che i locali chiamano anche Grande Casa. Il luogo, pur essendo inserito in un contesto di vita spensierata dove certamente le persone sono ben lungi dal riflettere sui misteri, ha un'immensa estensione che nasconde storie, leggende, intrighi...e soprattutto qualche spettro.
    La magione, in stile georgiano-giamaicano ed eretta su una collina nel diciottesimo secolo, ha una vista panoramica sulla costa. Alla morte del proprietario, la piantagione passò nelle mani del pronipote John Rose palmer, sposato con Annie; i due nuovi proprietari avevano a disposizione duemila schiavi. Alcuni erano occupati all'interno della casa, mentre altri lavoravano nelle piantagioni.
    Ma chi era Annie? La signora Palmer non era esattamente una persona di buon cuore. In quel periodo l'unico modo per una donna di raggiungere il potere e la ricchezza era quello di sposare un potente, e questo Annie lo sapeva. Nata in Francia, era una piccola donna alta poco più di un metro e venti. Fin dalla più tenera età, era stata accudita da una tata haitiana, che le fece da tutrice quando i genitori morirono di febbre gialla. Una volta raggiunti i diciotto anni, si trasferì in Giamaica, dove ad attenderla c'era il suo promesso sposo John Rose Palmer.

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    Dei suoi primi anni come moglie di John si conosce ben poco; non si sa se fosse già crudele da prima, o se avesse covato la sua cattiveria all'interno della piantagione perchè lui la trattava come una schiava con continue pretese e richieste. La donna passò dalle luci e dalla mondanità di Parigi alla vita semplice e problematica in un'isola, fatta di quotidiane difficoltà. Qualunque fosse la causa di questa sua crudeltà, era comunque una donna temuta da tutti gli schiavi che lavoravano all'interno della piantagione.
    La magione era comandata con il pugno di ferro, e chiunque disobbedisse agli ordini veniva punito con frustate, oppure torturato, o rinchiuso nei sotterranei, oppure ancora condannato a morte. Le punizioni e le esecuzioni venivano lette pubblicamente, davanti a tutti gli altri schiavi, alla mattina insieme agli ordini del giorno. Prima di questa strana consuetudine, la Palmer era solita fare una passeggiata sul balcone.
    Con il passare degli anni, la Strega Bianca di Rose Hall, così verrà chiamata in seguito, forse vinta dalla noia o dal puro piacere, decise di intrattenersi con gli schiavi. Una volta stanca del suo amante, lo faceva assassinare e seppellire in una tomba anonima, cosa che accadde anche al marito, del quale si conosce ben poco. Il motivo della sua uccisione è difficile da individuare forse Annie si era stancata anche di lui, o forse John aveva interferito con la vita della moglie. Non dimentichiamoci che questi erano tempi in cui la legge latitava, e la morte del padrone era all'ordine del giorno. Nel corso degli anni, con una certa noncuranza la Palmer aveva esasperato la sua immagine di donna dura e spietata in parte anche per non apparire una facile preda.


    Dopo la morte del marito, Annie cercò di vivere come una signora indipendente, continuando a coltivare la sua passione verso il voodoo, aiutata anche dagli schiavi che per tenersela buona, di tanto in tanto, le davano qualche insegnamento in proposito. L'arte del voodoo secondo gli schiavi comprendeva il sacrificio umano, specialmente quello dei fanciulli, le cui ossa servivano per riti di magia nera. Presto la fama della Strega Bianca si diffuse per tutti i Caraibi. Non contenta di aver ereditato una piantagione, Annie trovò il tempo di sposare altri due uomini, dai quali ottenne anche gli averi. Probabilmente questi due uomini erano stranieri e non erano a conoscenza della sinistea fama della Palmer.
    Vi sembrerà strano, ma la politica degli amanti "usa e getta" di questa Signora Omicidi non è ancora finita. Purtroppo i suoi occhi caddero su un giovane schiavo già promesso sposo alla figlia del sovraintendente della casa. Una sera la donna decise di invitare lo schiavo da lei per poter "rallegrare" la serata. Il sovraintendente, nonchè padre della futura sposa del giovane schiavo e sacerdote voodoo, venuto a sapere della cosa fece alcuni riti per proteggere il giovane, che però non servirono a molto. Infatti quella sera Annie usò una "politica" diversa: invece di "giocare" con lo schiavo per una settimana come era solita fare, decise di ucciderlo subito. Magari la cosa era degenerata in seguito alle sue resistenze alle avances della padrona, o forse aveva dichiarato il suo amore verso l'altra donna; fatto sta che fu giustiziato sul posto!


    Una volta venuto a conoscenza del fatto, il sovraintendente si infuriò, e decise che Annie doveva morire. Preparò allora una tomba in legno all'interno della casa, seguendo all'interno della casa, seguendo un rituale voodoo, e diede vita a un duello magico, riuscendo a uccidere la Strega Bianca ma sacrificando però la sua stessa vita. Gli schiavi vennero istruiti su che cosa fare con il corpo di Annie, che venne seppellito in una tomba speciale. Ma che cosa aveva di speciale questa tomba di legno? Serviva a contenere lo spirito e a impedire che vagasse per la piantagione. Qualcosa però andò storto e gli schiavi non riuscirono a completare correttamente il rituale, e così da allora lo spirito della Strega Bianca vaga per i corridoi della Rose Hall.
    A infestare la piantagione non sarebbe solo lo spirito di Annie, ma anche quelli degli schiavi uccisi dalla stessa proprietaria, vestita di un abito verde in velluto, in groppa a un cavallo nero e con la frusta in mano. Ci sono anche altre storie legate ai sotterranei, dove si sentono passi provenire dalla scala; alcuni dicono di udire grida di bambini forse uccisi dalla Palmer, e di tanto in tanto si può ascoltare anche una strana musica. I fantasmi che abiterebbero questa dim ora, a detta di molti sembrano avere una vera e propria passione per l'elettricità: spengono e accendono le luci.
    Con il passare del tempo, la Rose Hall era caduta in rovina, fino a quando i proprietari del Ritz-Carlton Hotel la acquistarono e la ristrutturarono, riportandola all'antico splendore. Malgrado l'edificio sia rimasto abbandonato per anni, non ha mai subito atti di vandalismo, mantenendo così intatta la fama di luogo infestato. Come di consueto, con la ristrutturazione dell'edificio cominciarono i racconti di fenomeni paranormali. Gli operai che lavoravano alla ristrutturazione della casa trovavano gli attrezzi spostati da una parte all'altra, mentre altri oggetti venivano addirittura nascosti, salvo poi riapparire dove erano stati lasciati o spostati in posti del tutto inaccessibili.


    Altri operai dicevano di essersi sentiti chiamare per nome, scoprendo poi di essere soli oppure molto distanti da altre persone; dulcis in fundo, i pavimenti nuovi vennero trovati macchiati il giorno dopo la posa. Oggi pochi oggetti nella tenuta sono originali, ad eccezione di alcuni dipinti e di uno specchio. E' proprio lo specchio ad avere una fama sinistra; molti turisti che hanno visitato la magione riportano che nelle fotografie dove era presente lo specchio, oltre al riflesso di colui che ha fatto la foto appare un'altra figura.
    Molte di queste fotografie vengono inviate alla direzione della Rose Hall, che controlla la veridicità dello scatto poichè, a volte, subentrano i segni di usura che intaccano la superficie ingannando il fotografo, che alla fine rischia di prendere lucciole per lanterne. La nostra mente è "programmata" per trovare forme conosciute anche in un semplice specchio rovinato dal tempo: è il famoso fenomeno della pareidolia. Comunque sia, questa che vi ho raccontato è la storia che viene tramandata, ma un'indagine portata avanti nel 2007 dallo scrittore Benjamin Radford ne ha scritto i contorni. Radford ha stabilito che la storia di Annie venne elaborata sul modello di un romanzo giamaicano, scritto da Herbert George de Lisser, dal titolo "La strega bianca di Rosehall", pubblicato nel 1929. Ma la leggenda oscura di Annie Palmer continua ad appassionare e attirare migliaia di visitatori ancor oggi; e il mistero continua...

    Testo a cura di: Daniele Pirola
    Fonte editoriale: Mistero
     
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  2. Katharina Siegel
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    LA casa sprigiona negatività e lei nel quadro ha uno sguardo non rassicurante....
     
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  3. ^ Strega^
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    Io mi sentirei a mio agio invece in una casa così..per la casa puoi essere anche tu "negativa" per lei.
     
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2 replies since 3/4/2017, 18:06   1042 views
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