IL LEPRECHAUN, IL SIMBOLO DELLA FESTA DI SAN PATRIZIO

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    IL LEPRECHAUN, IL SIMBOLO DELLA FESTA DI SAN PATRIZIO



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    Il 17 marzo si festeggia il Patrick’s Day, ovvero la festa di San Patrizio, che è il patrono dell’Irlanda. In un paese dove il folclore è più vivo anche altrove non poteva mancare l'accostamento con una creatura magica come il leprechaun (noi lo abbiamo storpiato in "leprecauno").
    Cercherò di spiegarvi cosa è un leprechaun, ma prima devo passare inevitabilmente per la festa di San Patrizio e il motivo per cui si festeggia.
    San Patrizio è un santo della chiesa romana le cui date di nascita e morte sono incerte: gli storci pensano che nacque a Kilpatrick tra il 385 ed il 392 d.C. Arrivò in Irlanda a circa 16 anni come prigioniero dei pirati e lavorò come pastore sulla Slemish Mountain nella contea di Antrim. Lì apprese le pratiche druidiche e la lingua gaelica e all'età di 22 anni riuscì a scappare e imbarcarsi per l’Inghilterra. Negli anni divenne moto credente e fece dei sogni rivelatori in cui una voce lo richiamava a cristianizzare l’Irlanda. Per questo motivo si recò in Francia presso il Monastero di Auxerre dove si preparò al sacerdozio.
    Papa Celestino lo battezzò con il nome di Patrizio e gli diede il compito di estirpare dall’Irlanda il paganesimo: fu allora che il vescovo Patrizio tornò in Irlanda e la percorse a piedi in lungo e largo predicando, operando miracoli e soccorrendo coloro che ne avevano bisogno. La morte di San Patrizio viene datata dagli storici il 17 marzo 461 a Sau ed è per questo che il 17 marzo di celebra la sua festa.
    In tale occasione tutti gli addobbi e i colori dei vestiti diventano verdi in tutti i luoghi in cui si festeggia il Santo. Accanto al colore verde ci sono però altri simboli della tradizione, primo tra tutti il trifoglio: il trifoglio è il simbolo della festa di San Patrizio perché il santo lo utilizzò come metafora per spiegare agli irlandesi pre-crestiani cosa era la Santa Trinità. Il colore verde, invece, non fu adottato dall’inizio ma in seguito in quanto rappresentava il colore della stagione della primavera e del trifoglio: inizialmente il colore principale della festa era il blu, come quello della veste del santo. Infine, ma non meno importante, una delle usanze della festa è quella di cercare la pentola d’oro che i leprechaun (ovvero i folletti irlandesi) usano per contenere i loro tesori.
    Eccoci quindi a parlare di questa insolita creatura. Cosa è un leprechaun? A noi sembra uno gnomo con il cappello verde in testa, ma in realtà si tratta di un folletto acquatico.
    Il suo nome deriva dal termine "luchorpan" che significa “corpo piccolo”, a sottolineare la sua appartenenza al Piccolo Popolo. La tradizione vuole che sia alto tra i 2 e i 3 piedi (tra i 60 e i 90 cm), sia di aspetto gracile, ma abbia una forza incredibile e con un solo pugno possa stendere un toro. Ha il naso a patata, lungo e con la punta rossa, che molti credono sia dimostrazione della sua predilezione per le bevande alcoliche; ha i peli rossi, porta i capelli lunghi e la barba a punta e, come moltissime altre creature del Piccolo Popolo vive nei boschi. Forse è per questo che veste sempre di verde.
    Le credenze nel leprechaun sono vecchie di secoli e le prime impressioni che diedero gli autori che lo descrissero furono che fosse una specie di damerino altezzoso. Yeatnel suo "Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry" lo descrive così:
    «È in qualche modo un elegantone, vestito di una giacca rossa con sette file di bottoni, sette bottoni per fila, e porta un cappello a tricorno e nelle regioni del nord-est si dice che sia solito girare come una trottola sulla punta del cappello quando ne trova uno della misura adatta.»
    Più recentemente è descritto come un ometto alto meno di un metro con una giacca a falde color verde smeraldo e un cappello a cilindro, un panciotto di lana, pantaloni alla zuava, calze al ginocchio, scarpe di pelle con fibbie d'argento.
    Il leprechaun è una creatura burlona e ama fare scherzi alla gente, specie se si tratta di persone avare o avide; ha un debole per la fanciulle prosperose e non disdegna di soffermarsi a raccontare delle storie a chi ha la pazienza di starlo ad ascoltare. È piuttosto permaloso e di buona memoria per quanto riguarda i torti subiti; ama il denaro e gli oggetti lucenti, ma è generoso con chi si comporta bene nei suoi confronti e lo rispetta.
    Oggi infatti è buona usanza lasciare per il folletto un bicchiere di latte e qualche biscotto sul davanzale della finestra, anche perché il leprechaun premia le persone simpatiche e amanti della natura con parte del suo oro, che fa trovare nelle case o nei luoghi frequentati dal fortunato che entra nelle sue simpatie.
    Il leprechaun è una fata, ma non ha le ali; in compenso corre velocissimo e riesce a fare degli enormi balzi. Può diventare invisibile e si dice che i mulinelli di vento nelle giornate di aria calma siano il segno del suo passaggio. Si crede anche che i mulinelli nascondano nel loro interno il leprechaun che lo sfrutta per trasportare le cose da un luogo ad un altro: questo sarebbe il motivo per cui grano, fieno, legna tagliata vengono trovati nascosti in fosse o nel bosco oppure nei campi dei vicini, provocando sospetti e liti.
    Il mestiere del leprechaun è il ciabattino: cuce e ripara le scarpe delle fate e lo si potrebbe incontrare nei boschi seguendo il caratteristico suono prodotto dall’incessante martellio sul cuoio delle scarpe. È anche il tesoriere del Reame Fatato e custodisce l’oro delle fate in un grande pentolone: il suo compito è di trovare un buon nascondiglio e di spostare in tutta fretta il tesoro quando in cielo spunta l’arcobaleno perché l'arcobaleno indica il nascondiglio dell’oro.
    Se si riesce a catturare un leprechaun egli in cambio della libertà potrebbe rivelare dove ha nascosto il tesoro, ma è quasi impossibile riuscire a superarlo in astuzia: basta distrarsi un attimo e svanisce nel nulla!
    I bambini irlandesi sono soliti costruire una trappola in occasione della festa di San Patrizio per catturare il leprechaun: come esca bisogna utilizzare oggetti lucenti che richiamino il colore dell'argento o dell'oro, oppure tanti trifogli (che lui adora); la trappola deve essere realizzata riciclando una scatola cilindrica, rivestita con della carta crespa verde e decorata come un cappello di foggia antica.
    Se il folletto riuscirà ad evadere la trappola è possibile che lasci una traccia del suo passaggio, delle impronte o un bigliettino di ringraziamento (in cambio degli oggetti luccicanti), e se proprio si sarà divertito nel visitare la trappola potrebbe lasciare un piccolo regalo!

    Fonte facebook: Misteri dal Mondo - Credere Per Vedere
     
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