IL BLACK HOPE CEMETERY

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    IL BLACK HOPE CEMETERY



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    Negli Stati Uniti l'ordinanza che regolamentava l'uso dei cimiteri venne recepita dai vari stati piuttosto tardi, tra il 1910 e il 1940. Prima che entrassero in vigore tali leggi ( deliberate più che altro per paura di contagia di tubercolosi) si seppelliva praticamente ovunque, soprattutto nei campi di proprietà, nei giardini e lungo sentieri di periferia.
    Proprio per questo, ancora oggi, non è insolito leggere sui giornali che sono state ritrovate tombe chissà dove sepolte al di fuori dei camposanti. Uno di questi casi fu quello della famiglia Haney nei pressi Houston.
    All'inizio degli anni '80 Sam Haney, sua moglie Judith e il loro figlioletto Charlie acquistarono una casa nella zona di Newport a Huston, in Texas. La casa era in buono stato, ma si sa, ogni coppia ha sempre qualche lavoretto per migliorare il loro nido d'amore. Una della cose che Sam voleva migliorare era il giardino, che da anni era dimora di rovi e erbacce: l'idea era costruire una bella piscina e poi piantare qualche albero da frutta per abbellire l'esterno, ma un giorno, mentre rastrellava le erbacce, un vecchio si sporse dalla strada e iniziò a far due parole con lui. Disse di essere il precedente proprietario della casa e che Sam, per il bene della sua famiglia, avrebbe fatto meglio ad interrompere i lavori.
    L'uomo gli domandò il motivo di tale affermazione e il vecchio gli disse che stava scavando su dei resti umani. Sam ovviamente rimase subito stupito da quelle parole, ma iniziò a pensare che l'uomo fosse solo un po' svitato e iniziò ad assecondarlo. Parlarono di diverse cose e fecero il giro del giardino quando il vecchio ad un certo punto si fermò e gli indicò un punto nei pressi di un albero tagliato.
    Gli disse di sapere che i resti si trovavano là perché lui stesso li aveva sepolti anni prima, quando il terreno era suo e lui era in accordi con il cimitero locale per lasciar seppellire alcune persone in caso di esubero di posti.
    L'uomo se ne andò e Sam cominciò a rimuginare su quello che gli era stato svelato. Non resistendo alla curiosità iniziò a scavare là dove il vecchio di aveva indicato e a circa un metro di profondità trovò due case di legno. Con orrore scoprì due cadaveri proprio dove l’uomo gli aveva detto, in due bare di pino ed entrambe avevano un rilievo a forma scheletrica.
    Sam chiamò immediatamente lo sceriffo, che giunse con il coroner della contea, che si occupò della riesumazione ufficiale. La maggior parte delle ossa si erano trasformate in polvere ma vennero, tuttavia, trovati 25 frammenti integri che erano a prova della presenza di gente sepolta in quel giardino. Tra dita degli scheletri rinvenuti vennero scoperti due anelli nuziali e da quelli si risalì alla loro identità.
    I ricercatori locali scoprirono che i resti erano di Betty e Charlie Thomas, morti nel 1936. Qualla parte di terreno, assieme ad un altro appezzamento che però era già stato asfaltato, era destinato ad essere utilizzato come cimitero Afroamericano, ma le trattative non arrivarono mai a conclusione, così, nonostante fossero stati sepolti alcuni cadaveri, venne venduto a privati.
    Ovviamente lo sceriffo fece mettere sotto sopra tutto il giardino e ordinò agli operai di recuperare ogni cosa avesse a che fare con bare e resti umani. Quando tutto il terreno venne rivoltato e ogni traccia del cimitero venne eliminata, fu concesso alla famiglia Haney di poterlo gestire a loro piacimento.
    Ma proprio da allora, quando finalmente alle salme sarebbe stata data una sepoltura in campo benedetto, per gli Haney iniziarono gli incubi. Passarono poche settimane e un notte Judith Haney vide il suo orologio illuminarsi ed emettere delle scintille. poco dopo sentì la porta scorrevole della cucina aprirsi e chiudersi come se qualcuno fosse lì, ma nonostante la coppia cercò accuratamente non trovò nessuno in casa, ne trovò segni di intrusioni.
    La coppia e il loro bambino furono testimoni di strani fenomeni in casa, come quadri che cadevano da soli, persiane che sbattevano senza vento, ombre lungo le pareti che si muovevano e rumori all'interno delle pareti.
    Una mattina Judith si preparò per andare a portare il piccolo Charlie a scuola, ma passò oltre mezzora a cercare le sue scarpe senza successo. Incredibilmente vennero ritrovate da Sam quando tornò dal lavoro, proprio sopra il punto in cui vennero trovati i due primi scheletri.
    L’attività paranormale non coinvolse solo gli Haney, ma anche molti dei loro vicini che testimoniarono di aver visto luci verdognole in casa, televisioni che si accendevano e spegnevano, suoni sinistri e apparizioni sovrannaturali. Due vicini confinanti, Ben e Jean Williams dissero che nelle loro aiuole apparvero delle buche rettangolari profonde oltre un metro: la forma era quella delle buche scavate per accogliere delle bare. Le riempirono, ma qualche giorno dopo la buche riapparvero nuovamente. La cosa andò avanti per diverse settimane.
    Sam e Judith Haney sembravano essere al centro delle manifestazioni sopratutto durante la notte. Quasi ogni notte assistevano a ombre che si muovevano lungo i muri, accompagnate da sussurri e da un odore di putrido. Il piccolo Charlie disse che durante l’estate improvvisamente sentiva freddo fin dentro le ossa a causa di folate di vento gelide e poi nuovamente caldo; questo accadeva però solo in camera sue e nel corridoio che portava alla camera dei genitori.
    Anche a Ben Williams accaddero diverse cose inquietanti. Disse di essersi imbattuto in due figure spettrali in casa sua, mentre tornava dal turno di notte. Le due figure entrarono nello studio e scesero in fondo al corridoio per poi svanire.
    Sam e Judith erano terrorizzati e temevano per al vita del piccolo Charlie, così fecero causa agli imprenditori edili che vendettero loro la casa, ma senza ricavare un soldo perchè nel mentre la compagnia andò in bancarotta.
    Anche gli Williams seguirono con un’azione legale a chi vendette loro l'abitazione, ma venne chiesto loro la prova che anche il loro terreno era sopra un cimitero. Jean cominciò a scavare nel cortile per trovare i resti, ma uno di quei giorni sua figlia Tina morì in uno strano incidente mentre giocava nel giardino: si dice che cadde in una delle buche scavate e la sua arteria femorale venne tranciata di netto come se fosse stata tagliata. Non fu mai trovata alcuna lama però.
    Jean crede ancora oggi che la morte di sua figlia fu causata da forze sovrannaturali. Lei e Ben, sconvolti dal dolore, se ne andarono in Montana, per poi tornare anni dopo in Texas, ma una zona ben lontana dalla tragedia. Anche gli Haney abbandonarono la loro casa per andare altrove, ma nessuno è stato in grado di tracciare i loro spostamenti e di loro non si è più saputo nulla.

    Fonte facebook: Misteri dal Mondo - Credere Per Vedere
     
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