Il mistero dei 12 gatti neri che vivono sui tetti in Galleria

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    Il mistero dei 12 gatti neri che vivono sui tetti in Galleria



    Forse sono nati da una coppia di proprietà di un’anziana inquilina Il patron del Seven Stars Hotel ora pensa di adottare la colonia

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    C’era una volta una vecchina che abitava in uno dei sottotetti della Galleria Vittorio Emanuele. Era nota l’anziana signora, perché dagli abbaini nutriva i colombi e per la sua coppia di gatti neri che girovagava libera sui tetti. Il giorno in cui la vecchina, troppo sola e troppo anziana per continuare a vivere lassù in cima è stata portata via, i mici sono rimasti. Troppo selvatici e troppo diffidenti per lasciarsi catturare. Ma sprezzanti del pericolo e curiosi tanto da avventurarsi più d’una volta attraverso i magazzini nei negozi ospiti della Galleria. E per di più non sterilizzati. Sono trascorsi almeno tre lustri e oggi, sui tetti della Galleria, vive una colonia di mici tutti neri. I mici della vecchina si sono moltiplicate e ora sono almeno una dozzina. Anche se c’è chi li accudisce, portando loro il cibo ogni giorno. Monica Torlasco, tutor con le colleghe Daniela e Margherita, spiega che «sono tutti neri (alcuni esemplari della colonia, nella foto di Nicola Vaglia) , è impossibile distinguerli».

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    Da qualche mese, però, c’è vita su quei tetti. C’è un cantiere con gli operai, divenuti i nuovi amici dei gatti neri. Il Seven Stars Hotel, infatti, si sta ampliando. Nei sottotetti che s’affacciano su piazza del Duomo sarà realizzato un ristorante. Proprio ieri s’è chiuso il bando di gara per i 2.600 mq in galleria ed è arrivata una sola proposta, quella dell’albergo a 7 stelle.
    La presenza del cantiere ha allarmato le tutor della colonia felina. Una domanda ai servizi veterinari della Asl attraverso l’ufficio tutela animali attende una risposta: potrà la colonia convivere con i tetti animati, un ristorante, turisti in passeggiata sulle vette della Galleria? Una prima risposta arriva proprio dall’imprenditore Alessandro Rosso, che è l’artefice di questa trasformazione e restyling. «Un tetto senza gatti è anonimo - dice -. La colonia deve rimanere qui, mi opporrei se qualcuno avesse un’idea diversa. Anzi, intendo contribuire al loro mantenimento. Lasceremo loro sia lo spazio sia la tranquillità, studieremo le soluzioni ambientali che consentano ai mici di continuare a trovarsi bene».
    La vista dalle due grandi finestre a forma di oblò all’ultimo piano toglie letteralmente il fiato. Il patron del lussuoso hotel aperto nel 2007 ha anche in mente di realizzare un percorso turistico sulla passerella già esistente che corre ad altezza di guglie per cinquecento metri. I due ascensori che porteranno in cima alla Galleria i visitatori sono quasi ultimati, con ingresso dai cortili di via Silvio Pellico 2. Monica si occupa della colonia dal 2004. «Me ne parlò una collega. Li vedevamo dalle finestre dell’ufficio camminare sui cornicioni, prendere il sole stesi sui terrazzamenti, immobili a scrutare oltre le guglie del Duomo».

    Fonte: milano.corriere.it
     
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