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.Misteri, magia e spettacoli: è la Bologna delle streghe
Associazione Vitruvio e Hermatena propongono una trilogia nei luoghi dell'occulto
Un percorso nella Bologna dei misteri e della magia accompagnati da una zdàura senza età, che tutto conosce delle inquietanti vicende e dei più oscuri personaggi dei secoli scorsi. L’Associazione Vitruvio, assieme ad Hermatena, propone una trilogia di spettacoli nei luoghi dell’occulto: “Stregando l’estate bolognese” inizia mercoledì 18 giugno con “Via dell’Inferno, zdàure e altri demoni” (in replica fino a settembre).
L’appuntamento è alle 21 all’angolo tra vicolo San Giobbe e via dell’Inferno. Storie arcane guideranno l’itinerario, dai racconti sul voltone di Palazzo Manzoli-Malvasia a quelli sulle origini demoniache della Torre degli Asinelli, misteriosamente sopravvissuta alle catastrofi naturali e ai bombardamenti. La zdàura Onorina Pirazzoli, alter ego di Maurizia Cocchi, svelerà la storia dell’esorcista Girolamo Menghi, che proprio a Bologna nel 1500 approfondì i suoi studi ed esercitò la sua arte. “Sono viaggi che raccontano la città attraverso contenuti non consueti, ma dalle basi rigorosamente storiche”, spiega il presidente di Vitruvio, Gabriele Bernardi. “Il legame tra Bologna e la Chiesa era indissolubile. Contro le presunte streghe dominava il pugno di ferro: un buon modo per disfarsi di chi dava fastidio”.
Il progetto ha riportato alla luce vicende sconosciute, volutamente rimosse, perdute, bruciate. “Andando a rovistare tra gli atti notarili – rivela Maurizia Cocchi – si scovano informazioni interessanti, come una richiesta di sovvenzione a Roma per ingrandire la stanza delle torture”. Al primo appuntamento dedicato all’esorcismo, si affianca un itinerario nelle tenebre con lo spettacolo “Sotto il segno del vampiro” (debutto venerdì 18 luglio). “Ma che strega che sei”, in scena dall’11 luglio, narra delle repressioni subìte dalle donne, perseguitate e mandate al rogo per banali credenze popolari, oppure se, messe su una bilancia, risultavano più pesanti di una Bibbia. I posti sono limitati, la prenotazione è obbligatoria: tel. 345 3608751, [email protected].
Fonte: bologna.repubblica.it
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