Violet Jessop - La donna che sopravvisse ai tre naufragi della White Star Line

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    Violet Jessop - La donna che sopravvisse ai tre naufragi della White Star Line



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    In questo post racconto la storia (con l'immancabile aiuto del caro wikipedia) di Violet jessop, la donna che lavorava come infermiera/cameriera sulle tre navi della White Star Line. La cosa che attira la mia attenzione, (e spero anche la vostra) è che questa donna è riuscita in tutte e tre le situazioni drammatiche a cavarsela, con una buona dose di fortuna (pe lei) e sfortuna (per chi invece non ce l'ha fatta).
    Non so perchè ma la storia di Violet ha un risvolto comico anche se nel contesto drammatico. Perchè dico comico? O la cara signora, portava una poderosa sfortuna (anche chiamata jella) oppure la sfortuna ce l'aveva proprio lei, che non è mai riuscita a terminare un viaggio, povera donna :) .
    Leggiamo assieme la sua storia...

    Violet Jessop



    Violet Constance Jessop (Bahía Blanca, 2 ottobre 1887 – Great Ashfield, 5 maggio 1971) fu una hostess e infermiera britannica di origine argentina, nota per essere sopravvissuta a tre famosi disastri navali del XX secolo: l'incidente nel 1911 della nave Olympic che coinvolse anche un incrociatore della marina britannica, l'affondamento del Titanic nel 1912, sul quale lavorava come assistente di bordo, e quello del Britannic nel 1916, sul quale prestava servizio come infermiera.

    Biografia

    Violet Constance Jessop nacque vicino a Buenos Aires da genitori emigrati dall'Irlanda e visse nella pampa argentina vicino a Bahia Blanca fino alla morte del padre, avvenuta quando lei era adolescente. Durante l'infanzia contrasse la tubercolosi ma, nonostante le previsioni infauste, ne guarì. Suo padre era un allevatore di pecore e fino alla sua morte le condizioni economiche della famiglia furono dignitose, ma dopo la sua perdita lei e i cinque fratelli minori tornarono in Inghilterra insieme con la madre.

    Violet fu educata in un convento, ma abbandonò la scuola quando la salute della madre iniziò a decadere, rendendo necessario che cercasse un'occupazione. Iniziò a lavorare come cameriera e, a 21 anni (nel 1908), trovò lavoro dapprima presso la Royal Mail Line e successivamente presso la White Star Line.

    Come cameriera per la White Star si imbarcò dapprima sull'Olympic (che entrò in collisione con l'incrociatore HMS Hawke, il 20 settembre 1911) e successivamente fu inviata sul Titanic.

    Quest'ultima occupazione però non era gradita alla ragazza, in quanto le rotte nell'Atlantico Nord spesso attraversavano condizioni meteorologiche avverse e per la clientela esigente che navigava su tali linee. Accettò dietro le insistenze di amici, nonostante i turni di lavoro pesanti (17 ore al giorno per 3 sterline e 10 scellini al mese). Si presentò in servizio al molo di attracco del Titanic (a Southampton) alle 6 del mattino del 10 aprile 1912, raggiungendolo in carrozza.

    Successivamente al disastro del Titanic, fu assunta sul Britannic. Era a bordo quando questo fu affondato in 55 minuti dallo squarcio prodotto dall'esplosione di una mina tedesca al largo del mar Egeo, il 21 novembre 1916.

    La Jessop scrisse, nel 1934, le sue memorie riguardo ai disastri ai quali sopravvisse. Sono state ritrovate e pubblicate nel 1998 in un libro intitolato Titanic Survivor: The Newly Discovered Memoirs of Violet Jessup, Who Survived Both the Titanic and Britannic Disasters. Anche il documentario La Maledizione del Titanic di John Chatterton e Richie Kohler andato in onda su History Channel il 6 dicembre 2008 ha citato la storia di Violet Jessop.

    Il fatto che ella sopravvisse ai tre piroscafi giganti della White Star Line (Olympic, Titanic e Britannic) e i suoi 40 anni passati in mare, ne hanno fatto un caso particolare.

    Fonte: Wikipedia
     
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