-
.
Star Wars - Guerre stellari - Saga
« A long time ago, in a galaxy far, far away.... »
« Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana.... »
(Incipit di ogni film della saga)
Guerre stellari (inglese: Star Wars) è una saga cinematografica creata da George Lucas. La trama, scritta negli anni settanta, è una delle poche serie di space opera nel cinema. Fin dall'inizio pensato come tre trilogie, i primi film prodotti facevano parte della trilogia di mezzo, a partire dal quarto capitolo Guerre stellari, uscito il 25 maggio 1977 negli Stati Uniti d'America (il 21 ottobre dello stesso anno in Italia) e divenne subito un fenomeno, grazie alla miscela di elementi presi da cinema, fumetti e televisione. Si tratta di una delle più massicce e importanti opere di concept artist del XX Secolo.
Il 30 ottobre 2012, con l'annuncio dell'acquisizione della LucasFilm da parte della Disney, viene annunciata ufficialmente la produzione di una terza trilogia (sempre negata dallo stesso Lucas, negli anni successivi alla conclusione della prequel trilogy), nonché seguito della vecchia, con: Episodio VII che uscirà il 18 dicembre 2015 (che sarà diretto da J. J. Abrams che lo co-sceneggierà insieme a Lawrence Kasdan), Episodio VIII nel 2017 e Episodio IX nel 2019.
Inoltre è stata annunciata la produzione di una trilogia di "Spin-Off" dedicati a tre determinati personaggi diversi visti nelle due trilogie, e usciranno ciascuno ad un anno di distanza da ogni nuovo capitolo della nuova trilogia, in modo da avere dal 2015 al 2020 un film di Star Wars ogni anno.
I film della saga
La saga di Guerre stellari realizzata finora è formata da due trilogie. La prima, chiamata poi Trilogia Classica e realizzata a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, è composta da Guerre stellari, uscito in America il 25 maggio 1977, Guerre stellari - L'Impero colpisce ancora, uscito il 21 maggio 1980, e Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi, uscito il 25 maggio 1983. Inizialmente Lucas avrebbe voluto chiamare il primo film Episodio IV - Una nuova speranza, ma i distributori furono irremovibili sul nome, in quanto la dicitura Episodio IV avrebbe confuso gli spettatori.[3] Dopo il successo del film vennero prodotti i due sequel, denominati Episodio V ed Episodio VI; la prima pellicola, in occasione della ridistribuzione del film nel 1981, fu allora rinominata da Lucas con il titolo originariamente scelto.
Nel 1997, in corrispondenza con il ventesimo anniversario della saga, Lucas distribuì le Edizioni Speciali dei film nei cinema. Queste nuove versioni presentavano diverse alterazioni. Lucas, infatti, ha sempre sostenuto di essere riuscito a rendere sullo schermo solo il 60% di quello che aveva scritto, a causa dei limiti degli effetti speciali. Con l'avvento delle nuove tecnologie digitali, le scene che prima erano impossibili da realizzare, diventavano adesso fattibili. Inoltre, in previsione dell'uscita de La minaccia fantasma, che avrebbe previsto l'uso massiccio di queste nuove tecniche, le edizioni speciali servivano come banco di prova per le immagini di sintesi. I tre film verranno poi modificati nuovamente in occasione dell'uscita in DVD della trilogia e successivamente modificati ancora per l'uscita in Blu-ray
Il 19 maggio 1999 uscì il tanto atteso primo prequel, Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, seguito il 16 maggio 2002 da Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni e il 19 maggio 2005 da Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith.
Voci su possibili prosecuzioni della saga si sono succedute per diversi anni, fino a quando, nell'ottobre 2012, contemporaneamente all'annuncio della vendita di LucasFilm a The Walt Disney Company, è stata anche annunciata l'intenzione di produrre una nuovo capitolo della saga da far uscire nei cinema nel 2015. Il primo film di questa nuova serie sarà diretto dal regista J.J. Abrams con le musiche di John Williams. Il 7 novembre 2013 viene confermato che Star Wars: Episodio VII dovrebbe uscire nelle sale cinematografiche in contemporanea mondiale il 18 dicembre 2015, con l'inizio delle riprese previsto nella primavera del 2014. Il nuovo film sarà ambientato circa 30 anni dopo gli eventi di Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi.
In ordine di uscita
Guerre stellari (1977)
Guerre stellari - L'Impero colpisce ancora (1980)
Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi (1983)
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (1999)
Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (2002)
Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (2005)
In ordine di trama
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma
Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
Guerre stellari
Guerre stellari - L'Impero colpisce ancora
Guerre stellari - Il ritorno dello JediStar Wars - Episodio I - La Minaccia Fantasma
« La paura è la via per il Lato Oscuro; la paura conduce all'ira, l'ira all'odio, l'odio conduce alla sofferenza. »
(Yoda rivolto ad Anakin Skywalker)
Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (Star Wars Episode I: The Phantom Menace) è un film del 1999 scritto e diretto da George Lucas. È il quarto film, in ordine di produzione, della saga fantascientifica di Guerre stellari ideata da George Lucas. Il film è stato distribuito nelle sale negli Stati Uniti il 19 maggio 1999, mentre nelle sale in Italia il 17 settembre 1999.
In ordine narrativo, come indica il sottotitolo "Episodio I", rappresenta invece l'inizio della saga. È infatti il primo film della "nuova trilogia" (episodi I, II e III), antefatto della "trilogia originale" (episodi IV, V e VI). I prequel hanno svolto un ruolo pionieristico nell'utilizzo delle attrezzature digitali in alta definizione rispetto alla pellicola. La minaccia fantasma è l'ultimo film de l'esalogia girato su pellicola da 35mm, i due sequel successivi sono stati girati nativamente in digitale.
Il titolo del film La minaccia fantasma, fa riferimento a Darth Sidious, in quanto membro dell'ordine Sith, ritenuto estinto da un millennio, e in quanto egli appare sempre sotto forma di ologramma.
Una riedizione in 3D è stata distribuita nelle sale cinematografiche il 10 febbraio 2012 negli Stati Uniti e nel resto del mondo Italia inclusa.
Trama
La Galassia è governata da un unico e grande Stato, la Repubblica Galattica, da tempo ormai caduta in una profonda crisi. In risposta a una tassazione delle rotte commerciali, la Federazione dei Mercanti, gestita dall'avido viceré Nute Gunray e dai suoi alleati Rune Haako e Daultay Dofine, organizza un blocco di navi da guerra su tutta l'esosfera del pianeta di Naboo. Il Cancelliere della Repubblica Finis Valorum invia segretamente due guerrieri Jedi, il maestro Qui-Gon Jinn e il suo padawan Obi-Wan Kenobi, a negoziare un accordo con i nemoidiani.
Poco dopo l'atterraggio dell'astronave di Obi-Wan e Qui-Gon sulla nave-base ammiraglia della Federazione, il misterioso Sith Darth Sidious, vero burattinaio dietro alla Federazione, ordina a Gunray di uccidere i due Jedi con delle torrette Droideka, l'arma più micidiale dell'esercito privato dei Mercanti. I Jedi però si salvano e, nascondendosi in una delle astronavi che sbarcano carri armati AAT insieme a trasporti MTT carichi di droidi da battaglia sul pianeta, giungono segretamente sulla superficie di Naboo, dove cercano di mettersi in contatto con la Regina Amidala, signora degli umani. Giunti nelle paludi di Naboo, Qui-Gon e Obi-Wan salvano la vita a Jar Jar Binks, un maldestro abitante della zona, appartenente alla specie anfibia Gungan, che giura loro un debito di vita, cercando di aiutarli conducendoli nella città subacquea di Otoh Gunga. Qui Qui-Gon tenta senza successo di convincere il leader dei Gungan, Boss Rugor Nass, ad aiutare il popolo terrestre di Naboo, ma riescono a portare con loro Jar Jar (che era stato esiliato per la sua pericolosa goffaggine) e a avere il permesso di usare un sottomarino Bongo con il quale arrivano a Theed, capitale degli abitanti umani di Naboo.
La giovane Regina Amidala, che sta per essere catturata dalle armate della Federazione, viene salvata dai Jedi, i quali la convincono a partire con loro per Coruscant, il pianeta-città dove risiede il Senato della Repubblica, del quale la regina, in quanto governatrice di un pianeta, fa parte. Riescono così a fuggire su un'astronave personale della sovrana. Mentre abbandonano Naboo, una nave della Federazione li attacca, ma vengono salvati dall'intervento dell'astrodroide R2-D2. Il propulsore dell'iperguida del veicolo però viene danneggiato e quindi i Jedi sono costretti ad atterrare sul pianeta desertico di Tatooine, mondo privo del benché minimo fattore che possa interessare la Repubblica ad esercitare potere su di esso. Il pianeta viene così trascurato dalle autorità, e per questo è diventato porto sicuro per malviventi e gangster spaziali (su tutti, la famiglia del potente Jabba the Hutt). Qui-Gon, Jar Jar e R2-D2 girano per il villaggio di Mos Espa, alla ricerca di una nuova iperguida, accompagnati da Padmé, giovane ancella della Regina.
Nell'officina meccanica di Watto, il gruppo fa conoscenza con Anakin Skywalker, giovanissimo schiavo del proprietario, che è un abilissimo pilota e meccanico, talmente abile che ha costruito da solo un droide protocollare, C-3PO. Anakin fa amicizia con il gruppo e Qui-Gon, spendendo tempo con il ragazzino, avverte una grande presenza della Forza in lui, credendo addirittura che sia il "Prescelto", colui che porterà ordine su tutta la Galassia, di cui un'antica profezia Jedi parla da secoli. Da Shmi, la madre, Qui-Gon scopre che Anakin non ha mai avuto un padre, fondando l'ipotesi che sia stato concepito dalla Forza stessa.
Di notte, Darth Maul, l'allievo Sith di Darth Sidious, arriva a Tatooine, con l'ordine da parte del suo Maestro di ritrovare la regina e riportarla a Naboo. Qui-Gon, per liberare Anakin dalla schiavitù, fa una scommessa con Watto: se Anakin vincerà una gara di sgusci della competizione Boonta Eve Classic PodRacers, organizzata dal signore planetario Jabba the Hutt, verrà liberato e sarà ceduta loro la nuova iperguida per la nave (che Watto rifiuta di vendere con i soldi della Repubblica). Anakin vince la pericolosa corsa e si unisce al gruppo per diventare un cavaliere Jedi, ma è costretto ad abbandonare la madre, che Watto si è rifiutato di liberare. Quando stanno per partire dal pianeta, però, vengono attaccati da Darth Maul, ma riescono a sfuggirgli e a decollare.
Partiti da Tatooine, i Jedi riescono a portare la Regina a Coruscant, per discutere del suo caso al Senato Galattico. Intanto Qui-Gon fa rapporto al Maestro Yoda, al Maestro Mace Windu e al Consiglio Interno dell'Ordine dei Jedi circa sull'addestrare Anakin per farlo diventare Cavaliere. Il Consiglio degli Jedi nega però l'addestramento di Anakin, perché è troppo grande e soprattutto perché il futuro di Skywalker è troppo offuscato. Nel frattempo uno dei senatori, Palpatine, convince Amidala a sollevare una mozione di sfiducia al Cancelliere Valorum, nel tentativo di eleggere un nuovo Cancelliere più potente che aiuti a porre fine al conflitto. Lei accetta, ma rimane frustrata per la mancanza di azione da parte del Senato, i cui tempi decisionali sono esageratamente lunghi. Decide così di tornare a Naboo con i Jedi per intervenire e liberare il suo pianeta combattendo con ciò di cui dispone.
Tornati a Naboo, Padmé si rivela la vera Regina (quella che tutti consideravano l'autentica era in realtà un sosia) e ritrovatasi con Boss Nass e il popolo dei Gungan nella foresta di Naboo, riesce a formare un'alleanza contro la Federazione. Mentre Jar Jar e un massiccio esercito del suo popolo affrontano coraggiosamente un'enorme armata di droidi, I Jedi e Padmé si recano a Theed per catturare Gunray. Durante lo scontro, Anakin parte, di proposito ma senza farsi scoprire, con i piloti su dei caccia stellari ad attaccare la nave della Federazione, dalla quale Daultay Dofine comanda i droidi a Naboo. Anakin, sfruttando le vie della Forza, riesce dopo qualche peripezia a distruggere la nave, disattivando tutti i droidi; i Gungan vincono la battaglia. Nel frattempo Obi-Wan e Qui-Gon si separano dal gruppo di Padmé per affrontare in un feroce duello di spade laser Darth Maul. Mentre Padmé riesce a catturare Gunray, Qui-Gon viene ucciso da Maul, il quale viene poco dopo tagliato in due dal furioso Obi-Wan, precipitando nel pozzo del generatore energetico. Prima di spirare, Qui-Gon chiede a Obi-Wan di addestrare Anakin, perché è il Prescelto.
Terminata la battaglia, Gunray e i vertici della Federazione dei Mercanti rimuovono il blocco dei commerci e vengono condotti prigionieri su Coruscant, mentre Palpatine viene nominato nuovo Cancelliere al posto di Valorum. A malincuore, il vecchio Yoda cede all'insistenza di Obi-Wan, che, appena divenuto Cavaliere Jedi, aveva promesso al morente Qui-Gon di prendere come allievo il piccolo Anakin. Il film termina con una grande parata cerimoniale a Naboo.
Titolo originale Star Wars Episode I: The Phantom Menace
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 1999
Durata 133 minuti
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2,35:1
Genere fantascienza, fantasy, avventura
Regia George Lucas
Sceneggiatura George Lucas
Produttore Rick McCallum
Produttore esecutivo George Lucas
Casa di produzione LucasFilm
Distribuzione (Italia) 20th Century Fox
Fotografia David Tattersall
Montaggio Ben Burtt, Paul Martin Smith
Effetti speciali Industrial Light & Magic
Musiche John Williams
Scenografia Gavin Bocquet
Costumi Trisha Biggar
Interpreti e personaggi
Liam Neeson: Qui-Gon Jinn
Ewan McGregor: Obi-Wan Kenobi
Natalie Portman: Padmé Amidala
Jake Lloyd: Anakin Skywalker
Pernilla August: Shmi Skywalker
Ian McDiarmid: Palpatine / Darth Sidious
Hugh Quarshie: Capitano Panaka
Anthony Daniels: C-3PO
Kenny Baker: R2-D2
Samuel L. Jackson: Mace Windu
Ray Park: Darth Maul
Silas Carson: Viceré Gunray e Ki-Adi-Mundi
Terence Stamp: Cancelliere Finis Valorum
Oliver Ford Davies: Sio Bibble
Ralph Brown: Ric Olié
Keira Knightley: Sabé
Sofia Coppola: Saché
Dominic West: Guardia del palazzo
Curiosità
Molto amico del regista Francis Ford Coppola, Lucas affida alla figlia Sofia la parte di Saché, una delle ancelle della Regina Amidala.
Keira Knightley interpreta l'ancella Sabé, che in alcune sequenze si finge la regina Padmé Amidala per motivi di sicurezza. Nei titoli di coda il suo nome è indicato erroneamente come "Kiera" probabilmente per un banale errore di digitazione.
Alla fine dei titoli di coda si può sentire il respiro di Dart Fener.
Il maestro jedi Yoda in questa pellicola è ancora un pupazzo animatronico, laddove invece nei seguenti episodi della saga sarà una creatura generata interamente al computer. Lucas ritenne che nel 1999 la tecnologia non fosse ancora matura per realizzare un personaggio simile digitalmente. Nella riedizione del film in Blu Ray il pupazzo è stato sostituito da un modello completamente in CG.
La parola yodha in sanscrito significa "guerriero, soldato, combattente".
Tra i bambini che parlano con Anakin mentre sta sistemando il suo pod c'è Katie Lucas, figlia del regista George.
Alla partenza della Boonta Eve, quando Watto ridacchia per la non-partenza di Anakin, di fianco a lui si vede l'attore Warwick Davis, interprete dell'Ewok Wicket ne Il ritorno dello Jedi.
Subito dopo la vittoria di Anakin alla corsa degli sgusci, Qui-Gon discute con Watto sulla liberazione di Anakin (che Watto vorrebbe evitare pur avendo perso la scommessa col Jedi); durante la discussione, si può notare levitare dietro a Qui-Gon una delle sonde spie mandate da Darth Maul per localizzare i Jedi sul pianeta.
Gli interni del Palazzo Reale di Naboo sono stati girati alla Reggia di Caserta.
Fonte: WikipediaSTAR WARS - EPISODIO I - LA MINACCIA FANTASMA (IT)
STAR WARS - EPISODE I - THE PHANTOM MENACE (ENG)
. -
.
Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni
« Su tutto l'ombra del Lato Oscuro calata è. Cominciata la Guerra dei Cloni è. »
(Yoda)
Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni (Star Wars: Episode II - Attack of the Clones) è un film del 2002, diretto da George Lucas.
È il quinto film, in ordine di produzione, della fortunata saga fantascientifica di Guerre stellari ideata da George Lucas. Costituisce, inoltre, il secondo della "Nuova trilogia" (episodi I, II e III), prequel della "Trilogia originale" (episodi IV, V e VI).
Il film narra dell'ascesa al potere del futuro Imperatore Palpatine, interpretato da Ian McDiarmid, e dell'amore tra il giovane aspirante Jedi Anakin Skywalker, interpretato da Hayden Christensen, e la senatrice Padmé Amidala, interpretata da Natalie Portman.
Presentato fuori concorso al 55º Festival di Cannes, il film è uscito nelle sale in contemporanea mondiale il 16 maggio 2002[3]
Originalmente era prevista per il 20 settembre 2013 l'uscita nelle sale cinematografiche la riedizione in 3D, ma in seguito all'acquisizione della LucasFilm da parte della Disney tale conversione è stata cancellata.
Trama
La Repubblica Galattica è in subbuglio dall'Invasione di Naboo, avvenuta dieci anni prima durante gli eventi de La Minaccia Fantasma, e anche dalla successiva elezione del senatore Palpatine al titolo di Cancelliere della Repubblica Galattica. Il nuovo apprendista di Darth Sidious, il malvagio Conte Dooku, ha organizzato un movimento Separatista contro la Repubblica. Il Senato galattico, nella speranza di creare un esercito per aiutare l'Ordine Jedi, ha chiamato la Senatrice Padmé Naberrie Amidala a tornare su Coruscant per esprimere il suo voto.
All'arrivo su Coruscant però, Padmé si salva da un attentato terroristico insieme alla sua guardia del corpo, il Capitano Typho. A causa dell'avvenimento, Palpatine assegna il Cavaliere Jedi Obi-Wan Kenobi e il suo Padawan Anakin Skywalker il compito di proteggere Amidala. Di notte, una misteriosa attentatrice prova ad uccidere Padmé nel sonno liberando nella sua camera dei velenosissimi millepiedi Kouhun, ma viene tempestivamente salvata da Anakin, che poi prende parte con Obi-Wan ad uno spericolato inseguimento all'attentatrice per Coruscant. Alla fine riescono a fermarla; l'attentatrice dice di lavorare per un cacciatore di taglie, ma prima che possa dire altro, viene uccisa da un dardo avvelenato. Dopo aver svolto delle indagini e consultato il vecchio amico di data Dex Jettster, Obi-Wan scopre che il dardo avvelenato è stato fabbricato sul misterioso pianeta Kamino, non segnato nelle mappe di navigazione degli archivi del Tempio Jedi. Il maestro Yoda ritiene che soltanto un Jedi possa aver cancellato il sistema di Kamino dagli archivi.
A Obi-Wan viene assegnato il compito di scoprire l'identità del proprietario del dardo, mentre Anakin viene incaricato di ricondurre Padmé su Naboo. Anakin apprezza l'opportunità di trascorrere del tempo con Padmé, e ben presto se ne innamora. Intanto Obi-Wan raggiunge il tempestoso pianeta oceano di Kamino, atterrando su Tipoca City. Qui il Jedi scopre che un esercito di cloni soldati è stato prodotto in fabbriche di clonazione. Come modello genetico è stato usato il cacciatore di taglie Jango Fett. Obi-Wan scopre che Jango Fett era stato assunto dal maestro Jedi Sifo-Dyas, assassinato un decennio prima, per fare da matrice a un esercito di cloni voluto dal Consiglio stesso. Yoda e Mace Windu, in realtà, non ne sanno nulla e ordinano a Obi-Wan di portare Jango davanti a loro. Scoperto che Fett è il mandante e l'assassino della donna che aveva cercato di uccidere Amidala, Obi-Wan insegue, dopo varie peripezie, Jango e suo figlio-clone Boba sul pianeta desertico di Geonosis, dove prima di atterrare sulla superficie, nota delle navi della Federazione dei Mercanti circondare il pianeta.
Nel frattempo, Anakin è tormentato da incubi dove vede la madre Shmi soffrire terribilmente. Nonostante gli ordini di restare a Naboo, Anakin convince Padmé a condurlo a Tatooine per rivedere la madre. Qui incontrano Watto, un tempo il padrone di Anakin, che spiega loro di avere venduto Shmi e C-3PO (il droide protocollare di Anakin) al contadino vedovo Cliegg Lars, che vive nel deserto con suo figlio di primo letto Owen e con sua nuora Beru Whitesun; Lars si è inoltre sposato con lei. Giunti a casa Lars, Anakin scopre con orrore che Shmi è stata rapita da una tribù di Tusken. Anakin parte subito per il deserto e nell'accampamento dei Tusken ritrova la madre appena in tempo per vederla morire tra le sue braccia a causa delle torture subite. Fuori di sé dalla rabbia e disperazione, Anakin stermina a sangue freddo l'intera tribù Tusken compresi donne e bambini, per poi tornare dai Lars a seppellire il cadavere materno.
Nel frattempo su Geonosis, Obi-Wan ha scoperto che il Conte Dooku ha autorizzato i tentativi di assassinio di Padmé e che il Consiglio Separatista, alleato con la Federazione dei Mercanti, Alleanza Corporativa, Clan Bancario Intergalattico, Tecno Unione e la Gilda del Commercio, sta sviluppando una nuova armata di droidi da guerra. Obi-Wan trasmette queste informazioni via ologramma ad Anakin, che lo trasmette al Consiglio Jedi. Tuttavia, Obi-Wan viene catturato da Dooku durante la trasmissione. Dooku rivela al prigioniero Kenobi che la Repubblica è controllata segretamente da Darth Sidious. Mentre Anakin, Padmé, R2-D2 e C-3PO (che ha deciso di seguire il suo creatore dopo il funerale di Shmi) si recano in fretta a Geonosis per salvare Obi-Wan, il consiglio Jedi fa chiedere a Jar Jar Binks di esprimersi in senato affinché vengono affidati i poteri d'emergenza a Cancelliere Palpatine, il quale ne fa uso per fondare l'esercito repubblicano.
Anakin e Padmé, insieme a R2-D2 e C-3PO raggiungono Geonosis, ma vengono anch'essi catturati da Dooku, il quale ordina di gettarli in un'arena insieme a Obi-Wan perché vengano giustiziati sotto gli occhi del Re Geonosiano, Dooku, Jango Fett e Nute Gunray; Padmé credendo di morire confessa ad Anakin di amarlo prima di entrare nell'arena. I tre vengono quindi legati per essere dati in pasto a tre terrificanti creature: uno Reek, un Acklay ed un Nexu. Nonostante ciò, il trio riesce a tenere testa alle fiere per poi però venire circondati dai droidi da battaglia. In soccorso dei tre prigionieri giunge Mace Windu insieme ad un numeroso contingente di Jedi, presto però sopraffatti dai troppo numerosi droidi di Dooku. A sorpresa, Yoda interviene con l'esercito di cloni soldati. Su tutto il pianeta infuria una battaglia tra i cloni, affiancati dai Jedi, contro i droidi da battaglia Separatisti e i Geonosiani. Durante la battaglia viene ucciso perfino Jango Fett, decapitato da Windu.
Il conte Dooku si distacca dalla battaglia e prova a fuggire dal pianeta con in mano il progetto della futura Morte Nera, ma viene fermato da Obi-Wan e Anakin. Tra i tre si scaturisce un selvaggio combattimento a spade laser nel quale Dooku mette K.O. Obi-Wan, ferendolo ad una spalla e ad una gamba, e sconfigge Anakin, intervenuto per salvare Obi-Wan dal colpo di grazia, mozzandogli parte del braccio destro. Proprio quando Dooku sta per dare il colpo di grazia ai due Jedi, Yoda arriva e duella con Dooku, un tempo suo allievo. Tra i due nasce uno straordinario, seppur breve, duello, dapprima con esibizione del potere della "Forza" e poi con le spade laser, in cui è netta la superiorità del Maestro Jedi. Dooku, con uno stratagemma, riesce però a fuggire da Geonosis con una navetta e raggiunge il suo Signore Oscuro a Coruscant, prendendo con lui i piani della terribile arma segreta. I Jedi sono incerti sul destino della Repubblica, ora che la Guerra dei Cloni è iniziata.
Intanto, su Naboo, Anakin (il cui braccio è stato sostituito da una protesi meccanica) e Padmé si sposano segretamente, con soli testimoni R2-D2 e C-3PO.
Star Wars: Episode II - Attack of the Clones
Lingua originale inglese
Paese di produzione USA
Anno 2002
Durata 143 minuti
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2,35:1
Genere fantascienza, azione
Regia George Lucas
Sceneggiatura George Lucas
Jonathan Hales
Casa di produzione Lucasfilm
Distribuzione (Italia) 20th Century Fox
Fotografia David Tattersall
Montaggio George Lucas (non accreditato)
Ben Burtt
Effetti speciali Industrial Light & Magic
Musiche John Williams
Scenografia Gavin Bocquet
Interpreti e personaggi
Ewan McGregor: Obi-Wan Kenobi
Natalie Portman: Padmé Amidala
Hayden Christensen: Anakin Skywalker
Ian McDiarmid: Palpatine / Darth Sidious
Christopher Lee: Conte Dooku / Darth Tyranus
Samuel L. Jackson: Mace Windu
Anthony Daniels: C-3PO
Kenny Baker: R2-D2
Pernilla August: Shmi Skywalker-Lars
Temuera Morrison: Jango Fett
Daniel Logan: Boba Fett
Jimmy Smits: Senatore Bail Organa
Jack Thompson: Cliegg Lars
Leeanna Walsman: Zam Wesell
Rose Byrne: Dormé
Oliver Ford Davies: Sio Bibble
Jay Laga'aia: Cap. Typho
Ayesha Darkher: Regina Jamillia di Naboo
Alethea McGrath: Jocasta Nu
Mary Oyaya: Luminara Unduli
Fonte: WikipediaStar Wars Episode II: Attack of the Clones (ENG)
Ten years after the invasion of Naboo, the galaxy is on the brink of civil war. Under the leadership of a renegade Jedi named Count Dooku, thousands of solar systems threaten to break away from the Galactic Republic. When an assassination attempt is made on Senator Padmé Amidala, the former Queen of Naboo, twenty-year-old Jedi apprentice Anakin Skywalker is assigned to protect her. In the course of his mission, Anakin discovers his love for Padmé as well as his own darker side. Soon, Anakin, Padmé, and Obi-Wan Kenobi are drawn into the heart of the Separatist movement and the beginning of the Clone Wars.. -
.
Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith
Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith) è un film del 2005 diretto da George Lucas.
La pellicola, sesta in ordine di produzione (terza in ordine di cronologia interna della serie) della saga fantascientifica di Guerre stellari ideata da Lucas, racconta lo svolgersi delle guerre dei cloni, che vede opporsi l'esercito della Repubblica Galattica guidato dai Jedi e i Separatisti. Il maestro Obi-Wan Kenobi viene incaricato di trovare e uccidere il generale Grievous, a capo dell'armata dei droidi, la cui cattura potrebbe porre fine alla guerra. Nel frattempo, Anakin Skywalker, compagno ed ex-allievo di Kenobi, stringe un rapporto filiale con il cancelliere Palpatine, che lo porterà a soccombere al Lato Oscuro, cambiando le sorti della galassia e portando alla nascita dell'Impero Galattico.
Il film, a cui presero parte Ewan McGregor, Natalie Portman, Hayden Christensen, Ian McDiarmid, Anthony Daniels e Frank Oz, è uno dei maggiori incassi nella storia del cinema; ricevette critiche contrastanti, seppur per la maggior parte positive, e venne considerato il migliore dei tre prequel, anche per il modo in cui si riallaccia senza sfasature a Guerre stellari.
Fu presentato, fuori concorso, al 58º Festival di Cannes, il 15 maggio 2005, per poi essere distribuito nelle sale negli Stati Uniti d'America e nel resto del mondo a partire da mercoledì 19 maggio 2005.
Trama
La Repubblica Galattica ha subito gravi danni durante la Guerra dei Cloni contro i Separatisti. Infatti, il Conte Dooku e il generale Grievous, il comandante cyborg dei droidi, sono riusciti a rapire il Cancelliere Supremo Palpatine e sfidano le forze della Repubblica sui cieli di Coruscant. Il maestro Jedi Obi-Wan Kenobi e il suo vecchio apprendista Anakin Skywalker sono incaricati di salvarlo.
Penetrati nella Invisible Hand, la nave ammiraglia dei Separatisti, i due Jedi raggiungono il prigioniero Palpatine, affrontando il Conte Dooku. Dopo aver messo fuori gioco Obi-Wan, Dooku si scaglia su Anakin che riesce però, facendo affidamento sulla rabbia, a tagliargli le mani e inaspettatamente, sotto gli incitamenti del Cancelliere, lo decapita a sangue freddo. La nave però ha subito gravi danni e sta per precipitare attratta dalla forza di gravità del pianeta vicino; Grievous ne approfitta per scappare attraverso il guscio di salvataggio rimasto. Anakin, eseguendo un pericoloso atterraggio di fortuna, riesce ad atterrare su Coruscant. Mentre Palpatine si ricongiunge al Senato galattico e Obi-Wan torna al Consiglio Jedi, Anakin ritorna di nascosto dalla moglie Padmé Amidala, che gli rivela di essere incinta.
Nonostante l'iniziale gioia per la notizia, Anakin è in seguito tormentato da incubi in cui vede Padmé morire a causa del parto. Palpatine inserisce Anakin come suo rappresentante al Consiglio Jedi. Il Consiglio, però, a sua volta ordina ad Anakin di sorvegliare il Cancelliere e gli nega il rango di "Maestro" nonostante le sue imprese. Frustrato dagli avvenimenti e turbato dal pensiero di perdere Padmé, Anakin inizia ad avere meno fiducia verso i Jedi. La sua continua frequentazione del Cancelliere lo conduce ad interessarsi al Lato Oscuro della Forza, quando Palpatine gli racconta la tragedia di Darth Plagueis, un sith che era capace di prevenire la morte, ma che fu ucciso dall'apprendista. Intanto, mentre Yoda si reca su Kashyyyk per combattere i droidi separatisti al fianco dei suoi amici Wookiee, Obi-Wan si dirige verso Utapau, dove i cloni hanno localizzato il rifugio personale di Grievous e, dopo un lungo duello, riesce ad eliminarlo.
Il Cancelliere offre ad Anakin Skywalker di insegnargli come prevenire la morte con il Lato Oscuro. Anakin gli punta la spada laser in gola e Palpatine getta allora la maschera e rivela infine al giovane che egli è l'Oscuro Signore dei Sith, che tutti cercavano. Pur volendolo fare, Anakin non lo uccide e si limita a riportare la clamorosa scoperta a Mace Windu. Quest'ultimo, insieme a Kit Fisto, Agen Kolar e Saesee Tiin, tenta di arrestare Palpatine che ingaggia un duello e in breve uccide Kolar, Tiin e Fisto mentre Windu gli tiene testa. Sidious prova ad uccidere il Jedi con i fulmini della Forza, ma Windu li reindirizza con la sua spada laser a Sidious, deformandogli orribilmente il volto. Proprio quando Windu sta per dare il colpo di grazia al Signore Oscuro, Anakin si intromette mozzando il braccio destro a Windu e consentendo a Sidious di eliminare il Jedi.
Sidious sottomette Anakin al Lato Oscuro, ribattezzandolo Dart Fener e lo inganna dicendogli che solo la loro cooperazione avrebbe permesso di scoprire il segreto di Dart Plagueis e salvare Padmé. L'Imperatore, dopo aver mandato Dart Fener, insieme ai cloni, al Tempio Jedi con l'incarico di uccidere ogni singolo cavaliere, emana l'Ordine 66 su tutta la galassia, così i cloni iniziano a rivoltarsi contro i loro comandanti Jedi, sterminandoli tutti. In una seduta speciale del Senato, Palpatine accusa i Jedi di alto tradimento: secondo la sua ricostruzione uno di loro, Dooku, ha guidato la guerra civile appena terminata e un altro, Windu, ha cercato di ucciderlo. Per una maggiore efficienza delle istituzioni, Sidious trasforma la Repubblica nel primo Impero Galattico, autoproclamandosene Imperatore. Sotto lo sguardo esterrefatto e impotente di Padmé, l'intero Consiglio della Repubblica accetta la proposta di Sidious, rivelando così la propria natura corrotta.
Gli unici Jedi sopravvissuti all'Ordine 66 sono Obi-Wan, andatosene da Utapau a bordo della navetta di Grievous, e Yoda, fuggito da Kashyyyk grazie ai suoi compagni Wookie, Tarfful e Chewbacca. Arrivati agli archivi del distrutto Tempio Jedi grazie all'aiuto di Bail Organa, i due Jedi trovano, con molto dolore di Kenobi, una registrazione che mostra Anakin uccidere i Jedi senza risparmiare nemmeno i giovani Padawan.
Yoda, dopo un dialogo con Obi-Wan, decide di affrontare personalmente Darth Sidious, mentre Obi-Wan si sarebbe diretto verso il pianeta vulcanico Mustafar sul quale Darth Sidious aveva inviato Anakin per uccidere i Separatisti rimasti. Yoda si scontra così con Darth Sidious nella sala del Senato galattico. Il duello tra i due massimi Maestri nella Forza si svolge in parità, ma alla fine in un momento di stallo Yoda cade a terra ed è costretto a scappare con l'aiuto di Bail Organa. Su Mustafar, intanto, Anakin viene raggiunto dalla sconvolta Padmé (la quale ha scoperto da Obi-Wan che il marito è passato al Lato Oscuro) e tenta di farlo ragionare, ma quando Anakin vede Obi-Wan, nascostosi sulla nave di Padmè, credendo che la moglie l'avesse portato con sé per ucciderlo, arriva addirittura ad aggredirla. Obi-Wan, perso ogni affetto per Anakin, ingaggia con lui un feroce duello e, alla fine, gli taglia le gambe e il braccio sinistro. Anakin rotola e viene a contatto con un fiume di lava vicino, che lo arde vivo. Obi-Wan raccoglie la spada laser di Skywalker e si allontana dalla scena. Giunto alla navetta con Padmé, scopre che la stessa è sul punto di partorire.
Padmé viene portata da Obi-Wan nella base medica dell'asteroide Polis Massa, dove mette al mondo due gemelli: Luke e Leila. Nonostante il successo del parto Padmé muore, sopraffatta dal dolore per la svolta e la conseguente perdita di Anakin. Intanto l'imperatore arriva a Mustafar, in soccorso di Anakin, scoprendo che è miracolosamente sopravvissuto e lo trasporta in un laboratorio su Coruscant. Qui dei droidi gli applicano delle protesi meccaniche e un'armatura nera con respiratore per mantenerlo in vita. Sidious mente poi a Fener dicendogli che Padmé è morta uccisa dalla sua ira. Fener si alza in piedi, distrugge ogni cosa con i poteri della forza, per poi urlare disperatamente. Sulla Tantive IV, Yoda, Organa e Obi-Wan decidono i propri destini: il vecchio Jedi decide di andare in esilio su Dagobah, il senatore adotta Leila portandola con sé su Alderaan, R2-D2 e C-3PO (al quale viene cancellata la memoria) vengono affidati al capitano Raymus Antilles, mentre Obi-Wan torna su Tatooine e affida Luke agli zii Owen Lars e Beru Whitesun.
Nel frattempo Darth Fener e l'imperatore osservano la costruzione della Morte Nera.
Titolo originale Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith
Lingua originale inglese
Paese di produzione USA
Anno 2005
Durata 144 minuti
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 2,35 : 1
Genere fantascienza
Regia George Lucas
Sceneggiatura George Lucas
Produttore Rick McCallum
Produttore esecutivo George Lucas
Casa di produzione LucasFilm
Distribuzione (Italia) 20th Century Fox
Fotografia David Tattersall
Montaggio Roger Barton, Ben Burtt
Effetti speciali John Knoll, Roger Guyett (supervisori)
Musiche John Williams
Scenografia Gavin Bocquet
Costumi Trisha Biggar
Trucco Dave Elsey, Nikki Gooley
Interpreti e personaggi
Ewan McGregor: Obi-Wan Kenobi
Natalie Portman: Padmé Amidala
Hayden Christensen: Anakin Skywalker / Dart Fener
Ian McDiarmid: Palpatine / Darth Sidious
Samuel L. Jackson: Mace Windu
Christopher Lee: Conte Dooku / Darth Tyranus
Anthony Daniels: C-3PO
Kenny Baker: R2-D2
Jimmy Smits: Bail Organa
Temuera Morrison: Com. Cody e cloni
Peter Mayhew: Chewbecca
Bruce Spence: Tion Medon
Silas Carson: Nute Gunray
Silas Carson: Ki-Adi-Mundi
Jay Laga'aia: Cap. Typho
Joel Edgerton: Owen Lars
Keisha Castle-Hughes: La regina di Naboo
Wayne Pygram: Il governatore Tarkin
Fonte: Wikipedia
Trailer:Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith (ITA)
Star Wars Episode III Revenge of the Sith (ENG)
.