Entità - La Storia di Doris Bither

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Founder

    Group
    Admin Founder
    Posts
    2,223

    Status
    Offline

    Entità - La Storia di Doris Bither



    PnusJvu



    Verso la metà degli anni settanta fece grande scalpore il caso di una donna Californiana che dichiarò di essere stata violentata da un fantasma, Inizialmente l'opinione pubblica la classificò come la "solita" donna frustrata, poi però...
    La signora Bither conduce una vita assolutamente normale: madre di quattro figli, è una grande lavoratrice e cerca di non far mancare nulla alla famiglia, che vive in una casa di Culver City, a Los Angeles, in California. Ma tutta questa normalità finisce nell'estate del 1974.
    Inizialmente i fenomeni a cui assiste Doris sono di lieve intità e vengono attribuiti alla stanchezza o alla distrazione più che a fenomeni paranormali: porte lasciate aperte e ritrovate chiuse, luci accese o spente, correnti d'aria fredda e ombre avvistate all'interno della casa. Doris non si aspetta neanche lontanamente di vivere l'incubo che, di lì a poco, la vedrà protagonista.
    Una sera, nell'estate del '74 Doris si sdraia sul letto per dormire. Poco dopo, imrovvisamente, sente un odore nauseabondo che le toglie il fiato, la temperatura si abbassa di molti gradi e, senza neanche rendersene conto, si ritrova immobilizzata sul letto, si sente aggredire, schiaffeggiare e, alla fine, violentare. Il suo aggressore è completamente invisibile! Finita questa spaventosa esperienza, Doris è convinta di aver avuto solo delle allucinazioni dovute allo stress del lavoro e alla vita frenetica ma, accortasi dei lividi che le ricoprono il corpo, si rende conto di aver vissuto qualcosa di terribilmente reale nella sua irrealtà.
    Inizialmente Doris cerca di non pensare a quell'esperienza, non racconta nulla ai suoi figli e cerca di riprendere la vita di tutti i giorni, ma ben presto queste violenze iniziano a ripetersi, molte volte. Ormai esausta, Doris si convince di avere gravi disturbi mentali che la portano ad auto infliggersi, in maniera inconscia, anche lividi e ferite. Decide allora di rivolgersi all'Università della California, Los Angeles (UCLA). Qui le vengono fatti numerosi esami e vengono rilasciati certificati medici che attestano non solo le ferite già evidenti, ma anche le violenze sessuali. Nonostante questo Doris decide di intraprendere un percorso terapeutico con numerosi psichiatri. La situazione non solo non migliora, ma peggiora giorno dopo giorno. Doris arriva alla conclusione di avere la casa infestata da una o più entità demoniache, e si rivolge alla stessa Università, ma questa volta alla facoltà di Parapsicologia, dove racconta la sua storia a personaggi molto stimati in quel campo come la dottoressa Thelma Moss (deceduta nel 1997), Kerry Geynor e il dottor Barry E. Taff.
    L'equipe dell'UCLA, attraverso ricerche in casa di Doris, con rilevazione di attività Elettromagnetica, più una serie abbondante di foto istantanee (polaroid e non), classifica il caso come probabile attività di tipo paranormale, presumibilmente di una "entità" fantasmatica.
    Le indagini dell'Equipe continuano per molto tempo e molti sono i testimoni, autorevoli e attendibili, che attestanola veridicità dei fenomeni: lampi improvvisi all'interno delle stanze chiuse, globi luminosi che volteggiano a mezz'aria, odore nauseante come quello descritto da Doris. Celebre rimane la foto di Bither, seduta sul letto, con a fianco un lungo arco luminoso fluttuante, foto che viene successivamente autenticata come vera - e mai ritoccata - dalle redazione scientifica di "Popular Photography".
    Dopo mesi di ricerche da parte dell'equipe universitaria, la Bither decide di trasferirsi denunciando, comunque, che i fenomeni sarebbero perdurati anche negli anni successivi, sebbene con intensità minore. Doris Bither muore nel 1999. Uno dei suoi figli, Brian Harris, viene interivistato più volte, ma confermando tutto ciò che i ricercatori avevano documentato ufficialmente, in quella tetra e fatiscente casa di Culver City, vecchia più di cento anni e con la cantina sotterranea a due livelli. A tutt'ogg, il caso è archiviato e senza conclusioni ufficiali.
    Le dichiarazioni degli studiosi
    I parapsicologi Kerry Gaynor e Barry Taff di Los Angeles, specializzati in casi di infestazione e fenomeni poltergeist, si occupano a lungo del caso di Doris Bither. I due dissero di aver visto strane luci e di aver testato anche di fotografarle con una Polaroid e una cinepresa 35mm.
    "Provammo a riprenderle con la cinepresa, ma si manifestavano troppo velocemente e non ci siamo riusciti".
    Affermò Gaynor, mentre il collega Taff descrisse le luci come tridimensionali e di colore cangiante.
    Gaynor raccontò che la prima volta che incontrarono Doris realizzarono un'intervista di due ore, rendendosi però conto che la donna nascondeva loro la parte più importante. Messa sotto pressione, finalalmente rivelò di essere stata vittima di un fantasma, che l'aveva brutalizzata. Naturalmente i due studiosi non le credettero, fino a quando Doris non li chiamò per informali che alcune persone erano state testimoni di un apparizione.
    I due tornarono nella casa di Culver City, dove questa volta videro personalmente accadere strani fenomeni tra cui, appunto, l'apparizione di luci e la materializzazione di oggetti fluttuanti. Doris, che aveva iniziato a parlare di tre presenze minacciose e non più di una soltanto, mostrava lividi su tutto il corpo e il figlio sedicenne riportò fratture a un braccio dopo aver tentato di aiutarla durante un attacco.
    Sebbene Gaynor vide le escoriazioni e le fratture, ma non fu mai testimone dell'attacco e non fu mai in grado di vedere l'entità di una forma solida, anche se le luci una volta sembrarono mostrare una testa.
    Fonte: Editoriale "Mistero"
    Testo a cura di: Mirko Barbaglia


    Edited by Selene_Moon - 2/2/2014, 00:44
     
    Top
    .
0 replies since 21/8/2013, 23:02   715 views
  Share  
.
Top