Il Segreto dell'Arca dell'Alleanza

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    Il Segreto dell'Arca dell'Alleanza



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    Il Segreto dell'Arca dell'Alleanza



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    Era la cassa d'oro dove gli Ebrei custodivano le Tavole della Legge consegnate da Dio a Mosè. Solo Indiana Jomes riuscì a trovarla in un film del 1981. Nella realtà le tracce della reliquia si perdono al tempo di Salomone. Dov'è finita? Ci sono 6 ipotesi tra cui quella che sia in una banca svizzera.

    L'hanno cercata in tanti, dai Babilonesi agli Egizi, ai Templari, agli archeologi di tutto il mondo. Ma invano. Solo il mitico Indiana Jones è riuscito a trovarla, per poi perderla in modo Misterioso. Ma quello era solo un film. Stiamo parlando dell'Arca dell'Alleanza, una delle reliquie più sacre di tutti i tempi, la custodia delle Tavole della Legge date da Dio a Mosè più di tremila anni fa, interno al 1280 avanti Cristo.
    Seguendo alla lettera le indicazioni ricevute da Dio, Mosè fa costruire una cassa di 125 centimetri di lunghezza per 75 di altezza e larghezza e la riveste di oro purissimo, sia internamente che esternamente. Quindi la copre con un coperchio d'oro, vi colloca sopra due cherubini alati e ai lati della cassa incastra quattro anelli in modo da poterla trasportare con due pali senza toccarla. All'interno, depone le Tavole dei Dieci Comandamenti, il segno tangibile dell'alleanza con Dio.

    Nessuno poteva toccarla
    Ecco come la Bibbia racconta la storia. Fabbricata l'Arca, Mosè impone al suo popolo precise e misteriose disposizioni per la sua custodia. All'Arca nessuno si potrà avvicinare se non dopo che sia stata coperta con un velo dai sacerdoti. Durante le marce verso la Terra Promessa dovrà viaggiare alla testa del popolo, mentre durante le soste sarà collocata all'interno di una tenda; nessuno dovrà mai toccarla. Solo Mosè sarà ammesso alla sua presenza per incontrarsi con Dio e riceverne gli ordini: il Signore gli apparirà sull'Arca come si trattasse di un trono, con le ali dei cherubini a fargli da schienale e il coperchio a fungere da sedile. L'Arca viaggia dunque pe 40 anni al seguito del popolo Eletto, poi una volta raggiunta la Terra Promessa, viene citata solo raramente dalla Bibbia probabilmente passa di città in città, custodita da diverse famiglie. Quando torna alla ribalta, in alcuni passi del Libro di Samuele, rivela a sorpresa proprietà a dir poco inquietanti.

    Guai a Chi la ruba
    Siamo intorno al 1030 avanti Cristo e Israele entra in guerra con i Filistei, un antico popolo ormai estinto. Il primo scontro si traduce in una sconfitta sanguinosa, così viene deciso di condurre l'arca nell'accampamento perchè il Signori aiuti il uso popolo a sconfiggere i nemici. Ma l'effetto è l'opposto: non solo i Filistei vincono ancora, ma rubano la reliquia e la portano nel tempio di Dagon, il loro dio più potente, ponendola a fianco della sua statua. Il giorno dopo, trovano la statua caduta a faccia a terra davanti all'Arca dell'Eterno, La rimettono al suo posto, ma il giorno dopo la ritrovano ancora a terra, questa volta con la testa e le mani mozzate. Il terrore che si impadronisce dei rapitori non è che l'inizio delle loto disgrazie: terribile pestilenza si diffonde fra la popolazione portando alla morte adulti e bambini. I Filistei si convincono che l'Arca possied terribili poteri magici e dopo sette mesi d'inferno la restituiscono agli Ebrei. Per un pò la cassa troverà rifugio nel villaggio di Kiriat-Iearim, ma pochi anni dopo verrà portata a Gerusalemme dal re Davide che erigerà per lei una tenda speciale.

    Scomparsa nel nulla
    A ospitarla più degnamente provvede il figlio di Davide, re Salomone, che la colloca nel cuore del magnifico tempio fatto erigere nella citta santa. La Bibbia narrra dell'Arca fino al giorno in cui viene collocata nel Santa Sanctorum del tempio, l'area più sacra, dove poteva entrare solo il sommo Sacerdote, poi, inspiegabilmente, non la menziona più. Da quel momento sembra scomparsa. Alcuni ritengono che sia andata distrutta nel 586 avanti Cristo, quando i Babilonesi rasero al suolo il tempio di Gerusalemme dopo averlo conquistato. Ma in un passo del Libro dei Re, che parla del saccheggio degli arredi sacri del tempio, sono elencati tutti gli oggetti che furono portati a Babilonia, e non si fa menzione alcuna dell'Arca. Forse a metterla in salvo, come raccontato dal secondo Libro dei Maccabei, è stato il profeta Geremia che l'avrebbe nascosta sul monte Nebo. Il testo sacro etiope Kebra Nagast afferma invece che l'arca e stata donata da Salomone a Menelik, figlio avuto dalla regina etiope di Saba, il quale l'avrebbe affidata ai monaci copti che ancora oggi la costudirebbero nella chiesa di Nostra Signora di Sion, nell'antica capitale imperiale etiopica, Axum. Secondo questa tradizione l'Arca sarebbe conservata in un sacello segreto avvolta in un drappo prezioso: custodirla, un solo monaco, che la protegge per tutta la vita, per poi passare la consegna a un altro monaco. Come è scritto nel Talmud, uno dei testi più sacri dell'ebraismo, l'Arca, invece "è stata nascosta nel suo posto": a ciò avrebbe provveduto re Giosia, almeno 23 anni prima della distruzione del Tempio di Salomone, avvenuto nel 586 a.C. Lo sfavillante scrigno d'oro sembra dunque destinato a rimanere un oggetto mitico. Ma non per sempre. Secondo quanto narrato nell'Apocalisse, farà ritorno nel giorno del Giudizio Universale.

    L'ARCA POTREBBE ESSERE IN

    Scozia o Francia

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    Cappela di Rosslyn
    In Europa, le sue collocazioni probabili sono tre. Potrebbe essere stata portata nei pressi dei Pirenei dai Visigoti insieme ad altri tesori catturati durante il sacco di Roma (1527): l'Arca avrebbe fatto parte del bottino ricavato dal saccheggio finale del Tempio di Gerusalemme, nel 70 della nostra era. Ma potrebbe anche trovarsi nella Cattedrale gotica di Chartres, in Francia dove l'avrebbero portate i Templari dopo averla recuperata nei sotterranei del tempio di Gerusalemme e ora sarebbe murata in una cripta segreta. Un'altra ipotesi è che sia stata nascosta dai cavalieri sotto le fondamenta della Cappella di Rosslyn, in scozia, ove giacerebbe tuttora custodita dalla massoneria scozzese.

    Egitto

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    La Bibbia descrive un'invasione avvenuta intorno al 926 a.C. per opera del faraone Sheshong, fondatore della ventiduesima dinastia. Nel primo Libro dei Re si legge che "il re d'Egitto marciò contro Gerusalemme e portò via ogni cosa dal tempio del Signore, anche gli scudi d'oro lasciati da Salamone". Nell'espressione "ogni cosa" poteva esserci anche l'Arca dell'Alleanza.

    Banca Svizzera

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    Per il defunto Hailè Selassiè, ex Negus d'Etiopia che affermava di essere discendente della Regina di Saba, l'Arca avrebbe fatto parte del suo tesoro Imperiale fin dai tempi di Salomone. In tal caso il luogo più probabile per conservarla sarebbero stati i forzieri di una banca svizzera, dove l'ex sovrano nascose le sue ricchezze prima di lasciare il paese.

    L'antica Babilonia

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    Su una tavoletta d'argilla, scritta in caratteri cuneiformi, la cronaca babilonese registra brevemente il disastro che colpì Israele nel 597 a.C. Nel settimo anno del mese di Kisleu, il re di Babilonia fece prigioniero Ioiachin, re di Giuda, portò via tutti i tesori e fece a pezzi tutti gli oggetti d'oro che salomone aveva posto nel tempio. Forse l'Arca venne fusa insieme al resto o forse seppellita a Babilonia per scongiurarne la Maledizione.

    Il deserto del Sinai

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    Secondo gli archeologi Emmanuel Anati e Flavio Barbero, l'Arca sarebbe stata un potente oggetto magico custodito in Egitto fin dalla notte dei tempi. Mosè, seguace del culto del dio unico Aton fondato dal faraone eretico Akhenaton, e perseguitato per questo dai sacerdoti di Amon, avrebbe prelevato l'Arca da un tempio egizio e l'avrebbe portata con se durante l'Esodo. Per proteggerla l'avrebbe sostituita con una copia e avrebbe nascosto l'originale, insieme ad altri tesori del popolo ebraico, nelle viscere del monte Har Karkom, ove si troverebbe tuttora.

    Fonte: Editoriale Airone
     
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