La Lancia di Longino

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    La Lancia di Longino



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    Un soldato romano trafisse il costato di Gesù con la sua lancia e subito nacque una leggenda che da 2000 anni influenza anche la Storia.

    Poiché per i giudei la croce era segno di maledizione, si prescriveva l’inumazione dei cadaveri dei giustiziati sulla croce prima del tramonto del sole, perché non contaminassero la terra santa. Per accelerare la morte dei condannati eventualmente ancora vivi venivano loro spezzate le gambe; solo a Gesù venne risparmiato questo, dato che era già morto, ma un pretoriano gli sferrò un colpo di lancia nel costato, procurandogli uno squarcio dal quale fuoriuscirono sangue ed acqua. Subito, la lancia del pretoriano, che inflisse a Gesù: l’ultima violazione della carne, divenne la lancia dell’odio, della leggenda e dei miracoli. Quel giorno, narrano le Scritture e il mito, la violenza del metallo si bagnò del sangue divino per caricarsi di un potere immenso e sconosciuto. Nei 2mila anni successivi, tutti i cultori dell’esoterismo l’hanno cercata e i potenti della Terra hanno sognato di possederla tra i propri cimeli.

    Chi era il pretoriano?

    Ma andiamo per ordine. L’uomo che sferrò il colpo di lancia nel costato di Gesù fu, secondo una tradizione desumibile da alcuni vangeli apocrifi, il centurione romano Gaio Cassio Longino. Sembra che fosse noto anche come Longino l’Isaurico, dal nome della provincia romana dalla quale proveniva (l’attuale Turchia) anche se, secondo altre tradizioni, sarebbe stato originario dell’Italia. Si racconta che, dopo il colpo di lancia inferto a Gesù e dopo aver assistito al miracolo dell’acqua e del sangue sgorgati dalla ferita, Longino fu colto da una crisi religiosa che lo portò a convertirsi. La conversione sarebbe avvenuta nel momento in cui, squarciando il costato di Gesù, alcune gocce di sangue, scendendo lungo l’asta della lancia, gli caddero sugli occhi malati, guarendoli all’istante. Fu Longino, si dice, a raccogliere una parte del terreno ai piedi della croce rimasto impregnato del sangue di Gesù. Egli lo conservò in una teca metallica che, in seguito, seppellì nel giardino dell’Ospedale dei Pellegrini di Mantova, dove si era trasferito. Nell’ anno 37 dopo la morte di Cristo, Longino morì decapitato, martire per la sua professione di fede, e fu sepolto in Cappadocia. Fu Papa Innocenzo VI, il 2 dicembre del 1340, a proclamarlo Santo.

    La Lancia di Longino

    La lancia che trafisse il costato di Gesù divenne, abbiamo detto, simbolo misterioso ed oggetto dotato di immensi poteri, legandosi immediatamente nelle tradizioni ad altri due miti: Il Sacro Graal ed il Sangue Laterale, ossia il sangue sgorgato dal costato di Gesù. Sacro Graal e Lancia di Longino, appaiono insieme nella “Processione del Graal”, descritta da Chretien de Troys in uno dei primi poemi del ciclo di Re Artù, dal titolo “Perceval le Gallois ou le Conte du Galle”, scritto intorno al 1190. Esiste anche un poema epico medievale irlandese, il “Da Shea Arturaiokta”, in cui Melora, l’indomita figlia guerriera di Re Artù, grazie alla Lancia Sacra, donatale dal Re di Babilonia in segno di gratitudine per aver sconfitto il suo acerrimo nemico, il Re d’Africa, scioglie un potente incantesimo di cui è vittima l’innamorato Orlando.

    E, ancora, sarebbe stata la Lancia di Longino, l’arma magica con cui il re-sacerdote Anfortas, custode del Graal, venne ferito gravemente diventando sterile e divenendo celebre con il nome di “Re Ferito”. Il “Colpo Doloroso”, inferto con la Lancia di Longino al “Re Ferito”, conosciuto anche come “Re Pescatore”, rese sterile anche la terra e fece sprofondare l’Inghilterra in un abisso di profonda desolazione, periodo noto come Waste Land, la Terra Desolata.

    La Lancia di Longino nella storia

    La lancia, conosciuta come Heilige Lance -Lancia Sacra – ed esposta nella Weltliche Schatzkammer – la Stanza del Tesoro – del palazzo dell’Hofburg a Vienna, ha fatto una lunga strada prima di fermarsi in Austria. Si dice che per qualche tempo fu in possesso di Maurizio, comandante di un distaccamento dell’esercito romano noto come la Legione Tebana. Si narra che nel 285 d.C. i 6666 soldati di Maurizio si rifiutarono di prendere parte ad una cerimonia pagana e, senza opporre la minima resistenza, si lasciarono trucidare dal generale Massimiano, il quale, poco dopo, venne proclamato co-imperatore da Diocleziano. La Lancia di Longino passò a Costanzo Cloro e quindi a Costantino il Grande, suo figlio, il quale, abbandonato il paganesimo per abbracciare la fede cristiana, la brandì in occasione della celebre battaglia di Ponte Milvio, durante la quale, nel 312 d.C., sbaragliò le truppe di Massenzio, riportando una schiacciante vittoria.

    La Lancia Sacra passò di mano in mano, da imperatore ad imperatore e fu grazie ad essa che, secondo la leggenda, nel 385 d.C. Teodosio sconfisse i Goti. Nel 425 d.C. il generale Flavio Ezio respinse Attila e Carlo Martello, nel 733 d.C. sconfisse gli arabi a Poitiers. La Heilige Lance, in seguito, passò da Carlo Magno agli imperatori Sassoni, tra cui Ottone I il Grande e poi agli Hohenstaufen, nella persona di Federico Barbarossa ed infine agli Asburgo, che la collocarono nella Stanza del Tesoro del palazzo dell’Hofburg a Vienna. Una volta posta all’Hofburg, venne aperta una fenditura nella lama della lancia, all’interno della quale venne introdotto un chiodo, ritenuto essere uno di quelli impiegati per crocifiggere Gesù. È questa la Heilige Lanze, per la quale Hitler ebbe una passione morbosa.

    Hitler e la Lancia

    Di tutti i tesori dell’Hofburg di Vienna, Hitler teneva particolarmente a quell’antica arma e quando, con un atto arbitrario, annesse l’Austria alla Germania, fu libero di impossessarsene. Il Fuhrer era un fanatico cultore di cose magiche, ed era intimamente convinto che esistessero oggetti dotati di immensi poteri, il cui possesso avrebbe permesso alla Germania di divenire la dominatrice del mondo. Una volta che Hitler se ne fu impadronito, la Heilige Lance fu trasferita a Norimberga e collocata nella chiesa di Santa Caterina, dove il grande musicista Richard Wagner – a sua volta adepto di società iniziatiche – aveva ambientato uno dei brani più suggestivi dei Maestri Cantori.
    Ma la Lancia non portò fortuna al fanatico dittatore. Dopo la sconfitta di Stalingrado, Hitler ordinò che essa fosse trasferita in un nascondiglio segreto a prova di bomba; fu scelta una galleria sotto l’antica fortezza di Norimberga, attrezzata come una camera blindata. Il 13 ottobre 1944 l’aviazione alleata sferrò un attacco definitivo sulla Germania; la Oberan Schmied Gasse (“Vicolo superiore dei fabbri”), in cui era celata l’entrata al tunnel con la camera blindata, venne completamente distrutta. Qualcuno notò delle strane aperture che conducevano al sottosuolo e presto si diffuse la voce che nel terreno sottostante si trovasse un misterioso bunker corazzato. Il 20 aprile 1945 gli alleati occuparono Norimberga; il suo borgomastro, Willy Lebel, che conosceva il nascondiglio della Lancia, si uccise e qualcuno perquisì il suo appartamento per assicurarsi che non vi fossero elementi atti a condurre gli americani al bunker nascosto. Ma gli uomini dell’American Intelligence non rinunciarono alla ricerca. Qualche mese prima, infatti, Churchill aveva parlato dell’”Importante necessità strategica” di recuperare l’arma. Alle 14 e10 del 30 Aprile 1943, lo stesso giorno in cui Hitler si suicidava a Berlino, la Heilige Lance veniva recuperata dagli americani. Il Generale Patton ammise successivamente che, per qualche istante, fu tentato di tenerla per sé; anche lui, infatti, era un conoscitore di cose occulte ed era al corrente dei suoi presunti poteri. Poi prevalse il buon senso: la Heilige Lance fu restituita all’Austria.

    Leggenda nella Leggenda

    Nel saggio “Adolf Hitler and the Secrets of the Holy Lance”, pubblicato a tiratura limitatissima da una piccola casa editrice di Stelle, Illinois – una città, incredibile ma vero, edificata da una setta convinta che i suoi appartenenti saranno gli unici a salvarsi dall’Apocalisse – si asserisce che Himmler fece realizzare segretamente, da un artigiano giapponese, un perfetto duplicato della “Lancia Sacra”. Sempre nel libro citato, si dice che, nel 1945, la falsa Heilige Lance fu spedita a Norimberga, ove subì le vicissitudini di cui abbiamo parlato, mentre quella vera fu trasportata da un sottomarino, un UBoat 530, in un nascondiglio segretissimo tra le montagne del ghiacciaio Muhlig Hiffman, nell’Antartide.

    La Lancia sarebbe stata, poi, recuperata da una misteriosa (e organizzatissima) setta, denominata “Ordine dei Cavalieri della Lancia Sacra”, e ora riposerebbe in un nuovo nascondiglio, sorvegliato dai Cavalieri, il cui obiettivo sarebbe quello di mantenere “la giustizia e la pace nel mondo”.

    Link: http://iltempoperduto.wordpress.com/category/lancia-longino/
     
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  2. Bellatrix B. Lestrange
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    io gioco di ruolo a vampiri live, e noi abbiamo un movimento che si chiama lancea sanctum ed è proprio la lancia santa di longino ...... che noi abbiamo portato in vena esoterica
     
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1 replies since 4/2/2013, 14:02   187 views
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