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I vimana - Gli antichi Carri volanti in India
Il 24 Giugno 1947 il pilota civile americano Kenneth Arnold, sorvolando il monte Rainier, nello Stato di Washington, avvistò nove brillanti oggetti volanti non identificati di forma discoidale: iniziò allora ufficialmente l'"era dei dischi volanti".
Per la verità, una serie di fatti portano a pensare che l'uomo, alzando lo sguardo verso il cielo, avesse avuto modo di vederlo solcato da bizzarri veicoli già da diversi millenni.
Gli antichi documenti indiani in sanscrito, riferiscono di creature-divinità provenienti da altre parti dell'Universo su carri volanti conosciuti con il nome di "Vimana"
Su un testo, il "Mahabharata", possiamo poi leggere: "Scorgemmo nel cielo una cosa che sembrava una nube luminosa, come delle fiamme di un fuoco ardente. Da questa massa emerse un enorme Vimana scuro che lanciò dei proiettili fiammeggianti. Si avvicinò al suolo a velocità incredibile, lanciando delle ruote di fuoco."
Ed ancora, sempre in uno dei libri del "Mahabharata" (precisamente il "Vanaparvan"), nella parte in cui si riferisce della guerra tra Arjuna e gli "asura" (demoni), troviamo scritto: "Arjuna salì nei cieli per ottenere le armi divine dagli esseri celesti ed imparare ad usarle. Durante la sua permanenza, Indra, Signore dei Cieli, ordinò ad Arjuna di distruggere l'esercito degli asura (...)
Indra, Signore dei Cieli, prestò ad Arjuna il proprio carro volante, pilotato dal suo abile assistente Malati. Il velivolo poteva anche viaggiare sott'acqua."
In aggiunta, il "Varnaparvan" riferisce di un viaggio dello stesso Arjuna nei cieli con la sua macchina volante e della scoperta da parte di quest'ultimo di una città situata nello spazio e ruotante intorno al proprio asse denominata "Hiranyapura" (a questo proposito è di estremo interesse ricordare la presenza nel "Rig Veda" di più città volanti difese da falchi ed aquile di bronzo). Nel "Samaranga Sutradhara" si specificano addirittura alcuni dettagli tecnici degli aereomobili "Vimana": "Forte e durevole deve essere il corpo, come un grande uccello volante, di materiale leggero".
Vimana
Il termine vimāna (in sanscrito विमान) indica un generico e mitologico oggetto volante, descritto in numerosi testi religiosi indiani. Non sono state individuate, finora, evidenze fisiche di tali oggetti, ma la loro descrizione è diffusa, e viene persino descritto il loro uso nelle guerre mitologiche del Mahābhārata e del Ramayana. Secondo le descrizioni di questi testi sacri, i vimāna sono in grado sia di volare nell'aria, nello spazio e di immergersi sott'acqua.
Nei Veda, si menzionano diversi tipi di Vimāna, con diverse forme e dimensioni:
Il sole e carri volanti che ruotano tirati da animali, di solito cavalli (anche se il carro della divinità vedica Pūṣan è trainato da alcune capre)
Il agnihotra-vimāna, con due motori (agnir in sanscrito significa "fuoco")
Il gaja-vimāna, con più motori (gaja in sanscrito significa "elefante")
Il Vaimanika Shastra è un vero e proprio manuale che descrive, non solo come pilotare un vimāna, ma anche le sue caratteristiche tecniche. Vengono anche descritte altre tipologie: il martin pescatore, l'ibis, e altri animali.
Pare che l'etimologia della parola Vimāna derivi da vi-māna, ossia "Luogo di cui sono state prese le misure"(?). La parola ha anche il significato di tempio indù. Un'altra teoria etimologica plausibile è quella che farebbe provenire la parola "vimāna" dall'unione di "vi" (vocabolo che sta a significare "uccello", o più genericamente qualcosa di volante) e māna (parola che indica qualcosa di artificiale e di abitato). Come spiega D. W. Davenport nel 1979, sul proprio libro 2000 a.C.: distruzione atomica, dove dà una sua interpretazione della traduzione in inglese del Vaimanika Shastra. L'ufologo Roberto Malini nel suo dizionario enciclopedico fa notare che, secondo alcuni ricercatori, il termine Vimāna potrebbe derivare da Vamana, il quinto avatar del dio Vishnu.
Probabilmente con il tempo il significato della parola è traslitterato nei seguenti significati:
Area delimitata e destinata a scopi sacri;
tempio;
luogo di Dio.
Nelle ultime scritture sono descritti altri veicoli volanti, e qualche volta vengono fatti riferimenti poetici persino a veicoli terrestri. In alcuni moderne lingue indiane, per esempio in gujarati, la parola vimāna viene utilizzata per indicare un moderno aeroplano.
Nel libro buddhista Vimanavatthu (in lingua pali: "Storie di Vimāna") si usa la parola vimāna per indicare un breve testo usato come ispirazione o un sermone buddhista.
Testi indiani in cui si menzionano i Vimana
Vaimanika Shastra
Samarangana Sutradhara
Yuktikalpatani of Bohja
Rig Veda
Yajur Veda
Atharva Veda
Ramayana
Mahābhārata
Purana
Bhagaravata
Avadhana
Kathasaritsagara
Raghuvamsa
Abhijnanasakuntalam of Kalidasa
Abimaraka of Bhasa
Jatalas
Fonte: Wikipedia.