Leprechaun

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    Il leprechaun (a volte reso in italiano con leprecano o lepricauno) è una sorta di gnomo tipico del folclore e della mitologia irlandese. La forma leprechaun del nome è la resa in inglese del termine irlandese leipreachán. Il sostantivo è talvolta tradotto in italiano con gnomo irlandese o, più genericamente, folletto.

    Etimologia del nome



    Ci sono diverse teorie sull'etimologia del nome.
    Una delle maggiormente accreditate dice che deriva dal gaelico moderno, dove la parola leipreachán significa "piccolo spirito", a sua volta derivato da luchorpán, cioè "spiritello acquatico". Si ritiene che quest'ultima parola significhi anche "mezzo corpo" o "piccolo corpo" in quanto sono considerati come parzialmente fisici e parzialmente spirituali (questa è l'etimologia accettata dal Collins English Dictionary).
    Una alternativa (data dall'Oxford English Dictionary) lo fa derivare da leath bhrógan, cioè "ciabattino", perché queste creature sono spesso rappresentate nell'atto di riparare scarpe e sono considerate "calzolai fatati" d'Irlanda.
    Un'altra provenienza del termine potrebbe essere da luch-chromain, "piccolo storpio Lugh", dove Lugh è il nome del capo del mitico popolo gaelico dei Tuatha Dé Danann.
    La parola "Leprechaun" compare per la prima volta nella lingua inglese nel 1604 nell'opera di Thomas Middleton e Thomas Dekker The Honest Whore, come lubrican. Nell'opera stava a indicare un tipo di spiritello anche se non era strettamente legato alla mitologia irlandese.

    (EN)
    « As for your Irish Lubrican, that spirit
    Whom by preposterous charms thy lust has raised. »

    (IT)
    « Così per il tuo Lubricano Irlandese, quello spirito
    che con incantesimi irrazionali ha stimolato la lussuria »

    Origini



    I leprechaun sono considerati parte del "popolo delle fate" e la tradizione vuole che abitassero l'isola prima dell'arrivo dei Celti e per questo sono spesso associati a luoghi dove sono presenti come i cosiddetti "anelli magici", luoghi spesso caratterizzati dai ruderi di costruzioni di epoca pre-celtica.

    Caratteristiche



    Nell'iconografia classica vengono rappresentati come uomini anziani, dediti alle burle e agli scherzi. Si dice che non possano scappare se li si guarda fissi, ma se ci si distrae svaniscono immediatamente
    Sono spesso dipinti come creature innocue e schive, che vivono in solitudine in località sperdute, sebbene alcuni credano che vivano in compagnia di altri spiritelli. Il loro passatempo è costruire scarpe per il popolo delle fate e per se stessi.
    Nonostante siano esseri sostanzialmente solitari, si ritiene che siano capaci di ottima conversazione.


    Un leprechaun mentre suola delle scarpe, in un'incisione del 1858. In precedenza l'immagine dei leprechaun era meno omogenea.
    Tra le credenze più diffuse c'è quella secondo cui, come gli gnomi, siano estremamente ricchi e che siano soliti occultare tesori in località nascoste, rivelate solo a coloro che riescono a catturare e interrogare il leprechaun con domande specifiche. Si dice che abbiano numerosi tesori seppelliti durante i periodi di guerra.
    Se catturati, spesso acconsentono a rivelare l'ubicazione delle loro ricchezze, ma in seguito trovano il modo di confondere chi ha ottenuto questa informazione e salvare il proprio oro in extremis. All'occasione, infatti, sanno essere subdoli e scaltri, con una mente acuta: molti racconti presentano storie di eroi umani superati in arguzia da queste creature.
    Alcune storie comuni sono: Un contadino (o un ragazzo) cattura un leprechaun e lo obbliga a rivelargli la posizione del tesoro nascosto. Il leprechaun gli assicura che il tesoro è seppellito in un campo dietro una particolare pianta. Il contadino lega un nastro rosso alla pianta e strappa alla creatura la promessa che non toglierà il nastro, poi va a prendere un badile. Al suo ritorno, vede che ogni albero nel campo ha un nastro identico, rendendo impossibile il recupero del tesoro.
    Una ragazza trova un leprechaun e ottiene di sapere dove si trova il tesoro. Lo prende in mano e si fa guidare sul posto, ma all'improvviso sente un rumore alle sue spalle. Il leprechaun le urla di scappare, perché è inseguita da un nugolo di vespe, ma appena la ragazza si volta, lo spiritello sparisce nel nulla.
    In altre storie si dice che cavalchi i cani da pastore nella notte, lasciandoli stremati e sporchi la mattina dopo.

    Aspetto



    Il leprechaun in origine aveva diverse caratteristiche a seconda della zona di provenienza delle opere. Prima del XX secolo era solitamente vestito di rosso, non di verde.
    Altra caratteristica tipica dei leprechaun è la borsa che portano a tracolla, che contiene un unico scellino che ricompare subito dopo essere stato speso.
    Samuel Lover nel 1831 lo descriveva come:
    « ... piuttosto elegante nel suo vestito, nonostante tutto, perché indossa un cappotto rosso dal taglio squadrato, riccamente decorato con oro, un panciotto, e incredibilmente, un cappello a tricorno, e scarpe con fibbie »
    Yeats, nella sua opera del 1888 dal titolo Fairy and Folk Tales of the Irish Peasantry ("Racconti di fate e folletti dei contadini irlandesi") descrive così i leprechaun:
    « È in qualche modo un elegantone, vestito di una giacca rossa con sette file di bottoni, sette bottoni per fila, e porta un cappello a tricorno, e nelle regioni del nord-est, secondo McAnally, si dice che sia solito girare come una trottola sulla punta del cappello quando ne trova uno della misura adatta »
    In un poema intitolato The Lepracaun; or, Fairy Shoemaker ("Il leprechaun, calzolaio delle fate"), il poeta irlandese del XVIII secolo William Allingham descrive i lepricani come:


    Un Clurichaun con un boccale di vino. Il claurichaun è spesso confuso col Leprechaun.

    « :...un elfo barbuto, rugoso e raggrinzito
    Occhiali infilati sul naso a punta,
    Fibbie d'argento alle braghe,
    Grembiale di cuoio - Una scarpa sulle ginocchia »
    Alcuni commentatori attribuiscono ad Allingham la traccia iniziale per l'immagine odierna di queste creature.
    Lo stereotipo moderno di queste creature è praticamente invariabile: è quello di un uomo alto meno di un metro, con una giacca a falde color verde smeraldo, che indossa un cappello a tricorno o un cilindro, un grembiule da lavoro in pelle, un panciotto di lana, pantaloni alla zuava, calze al ginocchio, scarpe di pelle con fibbie d'argento e redingote. Ha la barba, fuma la pipa e sembra essere un calzolaio.

    Fonte: Wikipedia - http://it.wikipedia.org/wiki/Leprechaun
     
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